di Valentino Della Casa - Cosa succede se ad una squadra viene confermata la responsabilità oggettiva? Cosa, invece, se si trattasse di responsabilità diretta? Le ultimissime voci che vedrebbero in minima parte coinvolto nel caso scommesse anche il Torino hanno chiaramente mandato nel panico il tifoso granata, finalmente felice per il ritorno in Serie A della squadra. Poniamo subito una premessa: questo articolo non parlerà soltanto del Torino (ma gli esempi proposti saranno tutti relativi alla società granata), bensì cercheremo di capire meglio, in ottica generale, cosa possono rischiare tutte le società coinvolte in questo terribile scandalo del calcio nostrano.Innanzitutto, una precisazione: quasi sempre, salvo rarissimi casi, il deferimento verso le società per responsabilità oggettiva viene mandato d'ufficio da parte della procura, se riguarda giocatori tesserati al tempo per quella, o questa società. Qualora venissero confermate tutte le accuse ai danni di Pellicori, ad esempio, ci sarebbe comunque una probabilità che il Toro venga deferito.Questo, tuttavia, non comporta il fatto che la società di Urbano Cairo possa essere anche solo in minima parte coinvolta o possa vedersi penalizzata per il futuro. Bisognerà prima capire se effettivamente qualcuno in società sapeva di questi movimenti, e quanto, eventualmente, fosse il livello di coinvolgimento (se semplicemente omertoso, o, peggio, se un dirigente ha lui stesso cercato di modificare la partita).Nel caso il coinvolgimento fosse riscontrato, si potrebbe passare da un'ammenda pecuniaria (evidentemente si tratterebbe della sanzione minore), ad una penalizzazione, più o meno pesante a seconda della gravità del reato, in classifica. La pena, come già sottolineato in passato, sarà inflittiva: verrà applicata dove recherà più danno. Difficile, questa volta parliamo proprio del caso specifico relativo al Toro, che venga applicata in modo tale da impedire la promozione dei granata, anche perché bisognerebbe togliere alla squadra ben 17 punti: un'enormità, soprattutto se si considerano le pene applicate in precedenza per lo scandalo Calciopoli. In ogni caso, tornando al piano più generale, non si parlerebbe di retrocessione d'ufficio.Quest'ultima, sanzione gravissima, può essere applicata nei casi di responsabilità diretta, non più oggettiva. E per veder confermata questo tipo di coinvolgimento, si deve accertare che un dirigente, con potere di firma, abbia contribuito a falsare il risultato di una o più partite. In casa granata, l'unica figura con tale potere è proprio il presidente Cairo, nemmeno il dg Comi o il ds Petrachi hanno questa possibilità. E in questo caso, ipotizzare un coinvolgimento cairota è impresa piuttosto ardua (a differenza, per esempio, del caso di Mezzaroma): il gioco non varrebbe la candela. Né a livello di immagine, né, soprattutto, dal punto di vista economico.
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