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Scommesse, ma quale scandalo?

Bisogna mettersi il cuore in pace, il giro illegale di scommesse non si ferma, e probabilmente non lo si vuole neanche fermare. Pochi mesi fa si gridava allo scandalo, al nuovo malanno del pallone nostrano. I grandi padroni del calcio italiano si...
Redazione Toro News

Bisogna mettersi il cuore in pace, il giro illegale di scommesse non si ferma, e probabilmente non lo si vuole neanche fermare. Pochi mesi fa si gridava allo scandalo, al nuovo malanno del pallone nostrano. I grandi padroni del calcio italiano si tappavano il naso, affermando di essere increduli davanti ad un fenomeno del genere. Giocatori che vendono le proprie partite, cose dell'altro mondo. Oggi, la procura di Napoli esamina altre 150 partite con flussi anomali di scommesse. Ad essere coinvolte, serie minori italiane, straniere e anche un po' di Serie A, tanto per cambiare. Il procuratore aggiunto di Napoli, Rosario Cantelmo ha parlato di una rogatoria in corso con un paese straniero, visti i contatti tra i clan D'Alessandro-Di Martino, attivi nel napoletano, e alcuni loro referenti in Spagna e America del Sud.

Lo scandalo non coinvolgerebbe solo dirigenti e giocatori, ma anche fasce estreme della tifoseria, che, in alcune serie minori, eserciterebbero pressioni sulle squadre di calcio. Per quanto riguarda la Serie maggiore, sospette le tre sconfitte del Bologna, della passata stagione, con Napoli, Chievo e Brescia. Davvero difficile parlare di scandalo, quando le scommesse clandestine, le combine sottobanco sembrano ormai all'ordine del giorno. E del resto non potrebbe essere diversamente, quando le sanzioni, in questo sistema, corrispondo a qualche punto di penalità, a qualche mese di stop o alla squalifica di qualche giocatore a fine carriera. Un altro boccone amaro per gli amanti dello sport pulito.