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Oggi pomeriggio la commissione federale riunita in Lega è chiamata ad esprimersi riguardo all'assegnazione dello scudetto 1914/15. I dettagli del caso sono abbastanza noti: la Lazio pretende che quel titolo - attualmente al Genoa - sia da assegnare ad entrambe le squadre, visto che proprio i biancocelesti - a quanto dicono gli stessi - avrebbero dovuto giocare la finalissima nazionale contro i liguri (presunti campioni settentrionale), ma tutto saltò causa guerra. Tuttavia, l'intreccio è ben più complicato di così, e nella querelle potrebbero infilarsi anche Inter e Torino, e - a pienissimo titolo - mettere becco su quell'assegnazione. Ma andiamo con ordine.
LE FALLE LAZIALI - Prima di tutto, la Lazio - al momento del blocco del campionato - non si trovava ufficialmente in finale nazionale. La formazione biancoceleste, infatti, avrebbe ancora dovuto misurarsi con la vincente del girone meridionale, ovvero una tra Internazionale Napoli e Naples. I legali laziali liquidano questa questione opponendo una presunta squalifica federale comminata allora alle formazioni partenopee per tesseramenti irregolari, ma le cose non stanno affatto così: le finali meridionali tra Internazionale Napoli e Naples, infatti, furono annullate (in data 30 aprile 2015) e fatte ripetere, e la (seconda) partita di andata si disputò pure (3-0 per i primi), senza che nessuna squalifica definitiva fosse mai emanata dalla Federazione nei confronti delle due società (come testimoniano, tra l'altro, ). Lo scoppio della guerra, poi, impedì lo svolgimento della gara di ritorno, ma una cosa pare lapalissiani: la Lazio non era in finale nazionale al momento dello stop del campionato. In ogni caso, gli aquilotti avrebbero dovuto prima incontrare uno tra Internazionale Napoli e Naples.
TORO E INTER - E il Genoa? Il Grifone era effettivamente campione del girone nord e quindi in finale Nazionale? No, non era né una né l'altra cosa. O meglio: lo era se si considera definitiva la classifica al momento dell'interruzione, ma questa di definitivo non aveva un bel nulla. Il Torino, infatti, si trovava a 2 punti dal Genoa, e l'ultima giornata in calendario, in quel maggio 1915, aveva in programma proprio la sfida tra granata e rossoblù: se il Toro avesse vinto, sarebbe potuto arrivare dritto in finale, potendo contare su una gara di andata trionfale (6-1 ai liguri). La Prima Guerra Mondiale, però, interruppe i giochi, e anche l'Inter fu danneggiata: allo stesso modo del Torino, infatti, i nerazzurri avrebbero potuto conquistare la finale settentrionale, battendo il Milan - per altro già fuori dalla lotta scudetto - proprio in quell'ultima giornata mai disputata. Inter e Torino, insomma, avrebbero gli stessi diritti della Lazio (che, lo ricordiamo, avrebbe dovuto ancora giocare lo spareggio centro-meridionale per dirsi in finale) di rivendicare quel tanto conteso titolo.
Tra 1919 e 1920, la Federazione fu chiamata a pronunciarsi sull'assegnazione del titolo 1914/15, e scelse il Genoa, allora primo in settentrione, come soluzione più semplice ma probabilmente non "più giusta". Quel titolo lo avrebbero potuto ancora vincere in sei squadre (Inter, Torino, Genoa, Lazio, Naples e Internazionale Napoli) ma per "semplicità" fu assegnato a chi era primo al momento dello scoppio della Grande Guerra, a nord.
Si ringrazia per la collaborazione, e per il prezioso materiale fornito, il ricercatore Mario Fadda.
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