"Non si smentiscono mai" é il commento più in voga sui social network. Sale l'indignazione per quanto fatto dai sostenitori della Juventus, ieri sera nel centro cittadino di Torino, dove questi hanno pensato bene di sfogare la propria "gioia" (?) sradicando arredi pubblici dai loro alloggiamenti (bidoni per rifiuti) quindi usandoli come arieti per sfondare le vetrine di un'attività commerciale, il "Granata Store" di piazza Castello, negozio che vive della vendita di materiale legato al Toro.
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Ci si sono accaniti, i supporters bianconeri, che casualmente abbandonano lì davanti, in mezzo alla sporcizia lasciata per tutto il centro della città, un cartello con la scritta "30" teso ad ignorare crimini sportivi e sentenze della Giustizia Italiana; nulla, in confronto a quanto fatto ieri sera, tanto al suddetto negozio di proprietà di Carlo Testa, quanto ad esempio ai colleghi di Sky: li hanno visti, e nelle loro teste é scattata in automatico la parola "Rubare!", e così li hanno aggrediti e si sono portati via la telecamera. Chissà cosa se ne faranno.
Per chi volesse dettagli ulteriori, però, su quanto combinato in piazza Castello (e non é il lavoro di "pochi facinorosi"), ma di un nutrito gruppo, eccoli (ma sono per stomaci forti): i tifosi bianconeri, sfondate le vetrate, hanno rubato l'intero manichino con su la divisa completa del Toro; quindi, hanno gettato all'interno una sciarpa dell'Inter sporca di feci; infine hanno urinato dentro e fuori il piccolo negozio. Evitiamo commenti su quanto possono essere malate e perverse le menti di chi fa cose del genere. Ci permettiamo di chiederci, come si chiedono in molti sul web, quando i media mainstream daranno queste notizie.
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