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Se il vecchio potesse, agli Europei ci andrei con Totti. Perché certe competizioni si vincono con i campioni, perché la classe non è acqua. Lo porterei anche solo per vederlo sussurrare un'altra volta - fosse anche l'ultima volta -: "Mo je faccio er cucchiaio". Ma soprattutto agli Europei ci andrei con Totti perché diciamolo: Totti è Totti.
Se il vecchio potesse, Totti segnerebbe due gol a partita, ogni singola partita. Come ieri e come accadeva l'altro ieri. Ma il tempo passa e bisogna guardare in faccia la realtà: Totti non è più quel giovane che cercavo di comprare a tutti i costi in ogni asta del fantacalcio - a dire il vero l'ho preso anche quest'anno -, Totti di anni ne farà presto 40 e i tempi di Zeman e Capello sono sempre più lontani.
Se il giovane sapesse, agli Europei ci porterei anche Andrea Belotti. Perché in certe competizioni il giovane rampante - e nel suo caso ruspante - può darti quel certo non so che in più che ti spiazza l'avversario. Lì a bocca aperta, intento a ripetersi e domandarsi: "ma questo da dove è sbucato?!".
Se il giovane sapesse, pure Belotti segnerebbe due gol a partita. Il Gallo, con un pizzico d'esperienza in più, lascerebbe di sale il portiere ad ogni occasione. Al contrario di quanto avvenuto intorno al 20' su quell'imbucata di Baselli, un po' come farebbe proprio Totti. Ma quel pizzico di esperienza il Gallo non ce l'ha, verrà col tempo e a noi che amiamo il calcio non resta che aspettare.
Se il vecchio potesse, probabilmente tornerebbe indietro e ripercorrerebbe una carriera ben diversa da quella attuale. Un po' come Edy Reja, ma anche lo stesso Giampiero Ventura: tecnici che in passato, causa errori di gioventù, hanno sprecato più di qualcosina e oggi - dopo anni e anni di panchine sotto il sedere - osservano un palmares da allenatore piuttosto sgombro, per non dire vuoto...
Se il giovane sapesse, probabilmente un certo Spalletti nel suo primo percorso in giallorosso sarebbe riuscito a portare lo scudetto nella capitale. E con un briciolo di esperienza in più, ad oggi, non si sarebbe alzato alcun polverone attorno alla sua personale - e legittima in tal senso - gestione del Pupone. Lui per primo, infatti, ha seminato il vento di tempesta con certe dichiarazioni fraintendibili e quindi fraintese. Macchiando in partenza quello che poteva essere un finale bellissimo sotto ogni punto di vista. Il cavallo di razza e la sua ultima gloriosa corsa, guidato magistralmente da un fedele e amico fantino. E invece no...
Se il vecchio potesse, se il giovane sapesse: è la poesia che si nasconde dietro certi detti popolari. Con quel mix dolce&amaro - mescolato, non shakerato - formato dal futuro semplice della speranza e dal congiuntivo trapassato dei rimpianti...
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