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Sheva ci aspetta ad Amburgo

L’Italia sconfigge all’ultimo secondo dei tempi regolamentari l’Australia e il suo ct Guus Hiddink approdando ai quarti, dove venerdì sera incontrerà l’Ucraina che ha sconfitto a sua volta la Svizzera solo ai...
Nino Mancini

L’Italia sconfigge all’ultimo secondo dei tempi regolamentari l’Australia e il suo ct Guus Hiddink approdando ai quarti, dove venerdì sera incontrerà l’Ucraina che ha sconfitto a sua volta la Svizzera solo ai calci di rigore.

La partita del pomeriggio, che ci ha tenuti incollati agli schermi, ha per molti versi ricalcato il canovaccio degli incontri precedenti. Partenza contratta, con la sorpresa dell’esclusione di Francesco Totti a favore di Del Piero, e squadra che aspetta gli avversari nella nostra tre quarti. Canguri convinti di poter imporre il loro gioco, con frequente utilizzo delle fasce e cross per la torre Viduka. Le occasioni migliori sono comunque per l’Italia, con Toni che stenta a ritrovare la via della rete, ma capace di farsi apprezzare in almeno quattro circostanze in zona gol, ed autore di un assist per il compagno di reparto Gilardino, che con una girata al volo costringe agli straordinari il portiere avversario.

Nella ripresa l’affrettata espulsione di Materazzi, la cui unica colpa crediamo sia di avere una fama conosciuta anche in Spagna dall’arbitro dell’incontro Medina Cantalejo, ha costretto gli azzurri ad un gioco di contenimento, con Buffon, eletto man of the match, Cannavaro e Zambrotta autentiche sicurezze. Gli australiani hanno avuto quindi il pallino del gioco in mano ma non hanno concretizzato la superiorità numerica. L’ingresso in campo di Totti a metà ripresa al posto di un Del Piero più convincente ha consentito all’Italia di tenere palla nelle fasi di disimpegno, e qualche buona giocata del capitano romanista ha valorizzato il lavoro di Iaquinta, entrato al posto di Gilardino ed abbandonato in avanti dopo l’espulsione. Discorso a parte merita Grosso, apparentemente intimidito per lunghi tratti dell’incontro, ma capace di uno scatto dei suoi al 93° fino all’area avversaria, e atterrato dopo un doppio dribbling. Esecuzione magistrale di Totti, che ha preferito il tiro alto sulla destra del portiere al cucchiaio che lo ha reso famoso agli europei olandesi.

L’altra partita della giornata ha visto l’Ucraina prevalere ai rigori sulla Svizzera, dopo una partita dal primo tempo divertente, con un legno per parte, e i giovani elvetici che hanno forse sentito il peso dei favori del pronostico. La lotteria dei calci di rigori premia gli ucraini, più freddi dal dischetto degli elvetici, che escono dal mondiale senza aver preso un gol su azione.

Oggi si chiudono gli ottavi di finale, con gli incontri tra Brasile e Ghana nel pomeriggio e tra Spagna e Francia la sera. Il primo match ha il pronostico chiuso, con i sudamericani grandi favoriti, anche se farei attenzione agli africani, che non hanno nulla da perdere. Nel secondo incontro invece la Spagna parte in vantaggio per il gioco espresso fin qui; i galletti francesi sembrano a fine ciclo e con lo spogliatoio spaccato, ma farei attenzione ad una squadra con delle individualità di livello mondiale, che recupera anche il suo faro Zidane.