di Nino Mancini
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Mondiali: Siamo fuori, nulla da salvare
Usciamo a testa bassa dal mondiale dopo una prestazione imbarazzante, arriviamo ultimi nel girone più facile del torneo facendo fare bella figura ad avversari decisamente inferiori sia dal punto di vista tattico che tecnico.
Paghiamo qualche infortunio di troppo, Pirlo e Buffon, scelte poco felici di Lippi che nel rimescolare le carte in continuazione ha confuso gli stessi giocatori, lo stato di forma non brillante di troppi azzurri nonostante la preparazione in quota al Sestriere; è stata un'Italia troppo brutta per essere vera.
Primo tempo osceno con la squadra terrorizzata di giocare la palla e Slovacchia che al primo affondo segna, ripresa più vivace con gli ingressi di Quagliarella e Pirlo che provano a cambiare il corso della gara, ma ancora una distrazione difensiva ci condanna ad un recupero disperato, nel finale accorciamo per due volte lo svantaggio creando altre occasioni, aumentando il rimpianto per come poteva andare ed invece non è andata.
Si chiude ingloriosamente l'era Lippi e di alcuni campioni del mondo, il condottiero che ci aveva portato al trionfo quattro anni fa ci regala l'amarezza che non avevamo mai provato prima, anche l'altra finalista di Berlino è uscita al primo turno ma con l'alibi di uno spogliatoio spaccato e una crisi profonda tra conduzione tecnica e squadra; inizia l'avventura di Cesare Prandelli che dovrà rifondare dalle basi un gruppo che sembra non avere ricambi all'altezza di una nazione che ha sempre espresso eccellenze pedatorie, in bocca al lupo.
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