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Dopo 5 anni passati in Francia (più uno in prestito) Salvatore Sirigu non è certo uno sconosciuto ai media transalpini, che infatti l'hanno contattato per esplorare la sua nuova vita al Torino. Intervistato da Canal Football Club, il portiere ha raccontato della dicotomia con la Juventus: "Per le strade della città è più facile incontrare tifosi del Toro che della Juve. Ma anche in Sardegna, dove sono io, ci sono dei club granata. È una squadra che ha fatto la storia del calcio italiano, quindi ha seguito non solo in città, ma in tutta Italia. Rende fieri essere parte di un qualcosa che non è soltanto una squadra di calcio, ma è qualcosa in più, insieme a tutta la gente di questa grande famiglia".
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Il portiere poi ritorna su un retroscena di mercato, risalente ad un anno fa nella sessione estiva 2016 ed invernale 2017, quando aveva la possibilità di lasciare il Paris Saint Germain per trasferirsi al Nizza: "Sì, confermo. Scegliere Nizza per me voleva dire giocare contro il PSG e tutti i miei compagni, ero ancora troppo legato a quell'ambiente. Poi mi è dispiaciuto perché Nizza è un bell'ambiente, dove si fanno le cose bene, e io mi sono chiuso questa porta per un capriccio". Il rammarico certamente aumenta considerando le fallimentari esperienze con il Siviglia e con l'Osasuña. Ora, a Torino, Sirigu ha finalmente ritrovato il sorriso.
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