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Le vigilie delle partite più attese sono sempre le situazioni in cui ansia, paure, tensioni e persino presunzione e spavalderia saltano fuori più facilmente anche e soprattutto tra gli addetti ai lavori. Stasera, al Camp Nou di Barcellona, si giocherà la partita di ritorno dei quarti di finale di Copa del Rey in Spagna tra i padroni di casa ed il Real Madrid.
Come ogni sfida tra Guardiola e Mourinho anche quest'incontro si trascina strascichi e polemiche, ma stavolta anzichè riguardare la competizione tra le due compagini, si gioca tutto nello spogliatoio delle camisetas blancas.
La sconfitta della settimana scorsa, subita in rimonta al Santiago Bernabeu, ha spaccato completamente l'ambiente del Real, con alcuni giocatori a rispondere a tono alle critiche del tecnico portoghese, delegittimato - secondo quanto riportato dalla stampa spagnola, subito a ruota nell'attaccare il Mou - a tal punto da essersi sentito dire: "non hai mai giocato a calcio, queste cose non le puoi capire".
Nella conferenza stampa di presentazione dell'incontro Mourinho ha quindi fatto scena muta, limitandosi a rispondere con cenni del capo o nascondendosi dietro rancorosi "chiedete ai giocatori" o "non ne ho idea": di sicuro un paradosso per l'allenatore portoghese, che storicamente si è sempre innalzato a parafulmine delle critiche a protezione della squadra, pugnalato alle spalle proprio da alcuni componenti del suo spogliatoio che prima gli hanno risposto a tono, cosa che in determinate dinamiche sportive ci può anche stare, e poi hanno spifferato il tutto ai quattro venti.
Paradosso ancora più grande, poi, se si considera l'altra sponda in questione, Pep Guardiola: nonostante l'assist, persin esagerato, concessogli dal quotidiano As - "Mourinho a Madrid come Schettino sulla Concordia" titola l'edizione di stamattina - il tecnico catalano ha preferito glissare le polemiche, chiedendo addirittura di non criminalizzare Pepe per il pestone della settimana scorsa ed aprendo alla possibilità di distendersi con Mourinho, "magari quando entrambi smetteremo di allenare".
Un'altra, l'ennesima, sfida per lo Special-One che si troverà dunque a dover non solo affrontare il suo avversario più ostico - il Barcellona - ma soprattutto una pressione ambientale che finora mai aveva incontrato nel corso della propria carriera: un motivo in più, senz'altro, per seguire Barcellona-Real Madrid di stasera.
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