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Strama-Ebagua agli antipodi

Federico Danesi
Qual è il confine tra supponenza e consapevolezza, tra arroganza e merito? Forse Andrea Stramaccioni non l’ha ancora compreso. O più probabilmente lo conosce benissimo ma sa anche di avere le spalle ampiamente coperte da un...

Qual è il confine tra supponenza e consapevolezza, tra arroganza e merito? Forse Andrea Stramaccioni non l’ha ancora compreso. O più probabilmente lo conosce benissimo ma sa anche di avere le spalle ampiamente coperte da un presidente che, detto tra noi, lo ha caricato su una nave in burrasca non avendo alternative e soprattutto lo ha riconfermato come nocchiero semplicemente perché quel che cercava era troppo caro. La classe è altra cosa - E così quando un vecchio pirata come Emiliano Mondonico ha provato ad azzardare un paragone che per tutti sarebbe stato un complimento è scattata la versione vergine offesa. Abbiamo atteso le classiche 24 ore, giusto per capire se qualcuno in casa Inter sarebbe riuscito a far comprendere a Stramaccioni (carriera da giocatore praticamente nulla, da allenatore ancora tutta da scrivere) che Trapattoni è un modello da imitare, magari poco spettacolare ma tanto vincente nella sua carriera. Abbiamo atteso, ma non è successo nulla. I tifosi granata si sono scatenati, perché passi perdere una partita che si meritava come minino di dividere, però i simboli non si toccano soprattutto a ragion non veduta. Ma è un insulto? - Per difendere Stramaccioni è dovuto persino scendere in campo il suo presidente che ha parlato di cinismo e non di provincialismo, lo stesso concetto che aveva espresso il Mondo solo la sera prima. Tanto i conti si faranno a fine stagione, sempre che l’Inter ci arrivi sana e salva con questo tecnico che certamente ha dato una scossa ma che al contrario di tanti colleghi, pure giovani, ha ancora tutto da dimostrare e nulla in mano per potersi arrogare meriti. E’ venuto a Torino con una sola punta, spostando Cambiasso sulla linea difensiva, tamponando e giocando in contropiede. Se non è degno del miglior Trapattoni questo, allora di calcio nessuno capisce nulla.Ebagua, zitto e segna - Meglio avrebbe fatto, Strama, a comportarsi come Giulio Ebagua. Da diverse settimane vive una situazione d’inferno a Varese, isolato davanti a tifosi che non lo vogliono anzi lo ignorano, come successo ancora ieri sera contro il Bari. Eppure lui risponde come solo un giocatore sa fare, a suon di gol: decisivo con il Modena e ancora una volta nel posticipo anche se alla fine è servito solo per un punto. Lui segna e nessuno applaude, eppure da professionista sta zitto e guarda avanti. Già, ma lui non allena Snejider, quindi non se ne parla.

 

Federico Danesi

(foto M.Dreosti)