Era improba la sfida che si parava davanti all'Udinese, stasera; una squadra che ha conosciuto l'Europa solo sfiorandola doveva eliminare una corazzata che milita ininterrottamente nella massima competizione continentale da 13 stagioni.Ma la squadra di Guidolin inizia come aveva concluso a Londra: ossia giocando bene, come sa fare, come ha mostrato a tutta Italia nello scorso campionato. Dopo una grande occasione per gli inglesi (ottimo Handanovic), sale in cattedra quel campione che é Antonio Di Natale: prima sfiora il vantaggio, poi lo trova con un colpo di testa intelligentissimo su ottimo suggerimento di Pinzi.
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Svanisce il sogno Udinese
Nella ripresa però i padroni di casa scendono in campo un po' contratti, prestando troppo il fianco al prevedibile forcing dell'Arsenal; così, arriva il pareggio di Van Persie. Ma un'inaspettata mano galeotta in area, vista dal giudice di porta che la segnala all'arbitro, regala all'Udinese la più grande delle opportunità, subito dopo: calcio di rigore. Ma Di Natale si fa parare il tiro dagli undici metri.E' una mazzata psicologica per i friulani, mentre emerge tutta la maggior esperienza degli uomini di Wenger, che trovano anche il gol-vittoria con Walcott, rischiando poi più volte di dilagare."Orgogliosi di voi" dedica lo stadio Friuli alla propria piccola, grande Udinese.
E l'eliminazione dei bianconeri (che comunque prenderanno parte alla prossima Europa League) "libera" probabilmente alcuni elementi di una rosa che, mancando la Champions, risulta ora sovrabbondante. Fra questi, un paio di obiettivi granata; come Barreto, che però é poco più di un sogno, e soprattutto come Surraco, candidato a prendere il posto di titolare della fascia destra nel centrocampo di Ventura.Da domattina se ne potrà parlare sul serio.
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