Si è concluso come da programma l'annunciato corteo dei rappresentanti di molte tifoserie calcistiche d'Italia, in piazza Bocca della Verità, a Roma, per protestare contro la “Tessera del tifoso”, il più discusso provvedimento che abbia mai toccato il calcio e chi vuole fruirne dal vivo, allo stadio.Circa 300 i gruppi presenti, e ottima la risposta di tutti i partecipanti alle indicazioni fornite alla vigilia: banditi colori e simboli di qualsiasi squadra (nonché quelli a carattere politico), la maggioranza indossa magliette bianche con slogan anti-Tessera; pochissimi i petardi lanciati (erano vietati), c'è qualche fumogeno, ed i cori che vengono scanditi sono quasi unicamente quelli che gli organizzatori lanciano con i megafoni.Insulti vengono riservati al ministro Maroni, all'agente di polizia Spaccarotella (che uccise Gabriele Sandri), e proprio per Gabbo sono stati i primi pensieri della folla manifestante. Cori anche per Stefano Cucchi e contro le forze dell'ordine. “Tra gli otto e i diecimila” hanno sfilato, secondo l'organizzazione (la metà scarsa, secondo altri; cinquemila abbondanti, per la maggior parte delle fonti), foltissima la presenza di polizia e carabinieri. Il corteo è aperto da un furgoncino che diffonde musica, mentre l'unico striscione dietro al quale si procede recita: “Se i ragazzi sono uniti non saranno mai sconfitti”. Le tifoserie presenti vanno da quelle di club di Serie A alle categorie minori, con le esclusioni (preventivate) di Milan, Bologna, Siena e Fiorentina. Invitati ai microfoni alcuni avvocati e rappresentanti politici che hanno deciso di prendere parte alla manifestazione, quali il delegato allo sport del Comune di Roma, Alessandro Cochi, o l'ex-parlamentare Paolo Cento. Atteso un comunicato unico da parte dell'organizzazione dell'iniziativa.
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Tessera del tifoso, corteo a Roma
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(foto: ilcarattere.wordpress.com)
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