Come l'anno scorso, sale la protesta delle tifoserie organizzate (ma non solo) nei confronti della Tessera del Tifoso, discusso provvedimento governativo dagli altrettanto discussi risultati ottenuti. La Curva Maratona, da tempo particolarmante dura e particolarmente coerente nel portare avanti la contestazione verso la TdT ma più in generale verso quelle decisioni che potrebbero cambiare il modo di vivere il calcio, ha emesso un comunicato in merito:
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Tessera del Tifoso, riparte la protesta
"E' da poco cominciata la campagna abbonamenti per questa stagione e anche quest’anno, come l’anno scorso, la Curva Maratona si schiera compatta e decisa contro la tessera del tifoso e di conseguenza invita tutti i tifosi granata a NON abbonarsi, continuando la lotta contro questo provvedimento assurdo e limitativo delle libertà di ogni tifoso.In questa stagione la tessera ha ampiamente dimostrato la sua inutilità, settori per tesserati vuoti e distinti stracolmi di ultras hanno fatto da cornice a tutto il campionato, sono aumentate le situazioni a rischio soprattutto per i tifosi tesserati che si sono ritrovati ad essere spesso a stretto contatto con i tifosi ospiti.Molte altre volte, invece, si è semplicemente fatto finta che la tessera non esistesse, aprendo i settori ospiti a tifosi non tesserati e muniti di biglietto per altri settori e noi siamo stati in varie occasioni testimoni diretti di entrambe le situazioni".
Il comunicato prosegue poi ricordando come alcune società (Roma, Cagliari, ma anche Genoa e forse Palermo) stiano pensando a soluzioni alternative, che permettano di sottoscrivere l'abbonamento senza ricorrere alla Tessera, che -ricordiamo- non é sostenuta da nessuna legge dello Stato.Cairo, invece, punta sui prezzi bassi, ma la cosa non entusiasma gli stesori del comunicato stesso:
"(...) sta provando a fermare l’emorragia di spettatori che sta colpendo l’Olimpico negli ultimi anni a causa della sua gestione incompetente, ci teniamo a ricordargli che per convincere la gente ad andare allo stadio non serve fare gli sconti, ma piuttosto smetterla di prenderla per il culo, con una squadra dove i giocatori di proprietà si contano sulle dita di una mano e dove i neo acquisti arrivano tutti con la formula del prestito, dove anche quest’anno non si vede uno straccio di progetto".
Dunque una protesta che in casa Maratona assume la doppia valenza di contestazione verso la TdT e verso lo stesso Cairo.Al di là delle singole posizioni, in molti vedono per il provvedimento varato da Maroni un futuro da ridisegnare, se gli effetti dovessero essere ancora una volta quelli del primo anno (forti cali di presenze).Una polemica destinata a non finire certo qui.
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