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Torino e Madrid, maledizioni da derby

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Italia e Spagna, Torino e Madrid. L’ultimo fine settimana è stato portatore di destini comuni per il Toro e per l’Atletico Madrid: entrambe le squadre erano chiamate infatti ad interrompere la maledizione del derby. I granata si...
Stefano Rosso

Italia e Spagna, Torino e Madrid. L’ultimo fine settimana è stato portatore di destini comuni per il Toro e per l’Atletico Madrid: entrambe le squadre erano chiamate infatti ad interrompere la maledizione del derby. I granata si presentavano all’appuntamento con la squadra di Venaria reduci da ben 14 stracittadine senza vittorie (dal famoso aprile del ’94 e dall’indimenticabile doppietta di Rizzitelli), mentre i colchoneros ne vantavano addirittura 24 (stagione ’99-’00 quando s’imposero per 3-1 al Santiago Bernabeu).Per entrambe le compagini la gara possedeva anche un alto valore simbolico: il proprio giocatore più rappresentativo – Rolando Bianchi da un parte e Radamel Falcao – si trovava di fronte alla propria ultima possibilità di giocare un derby, viste le trame di mercato che durante l’estate molto probabilmente li porteranno verso altri lidi.L’Atletico Madrid, in realtà, aveva ancora un vantaggio aggiuntivo dovuto all’imminente impegno del Real Madrid in Champions League, che voleva gli uomini di Mourinho chiamati all’impresa per ribaltare il 4-1 incassato a Dortmund dal Borussia, e leggendo la formazione dei blancos più di un commento recitava: “Se l’Atletico non vince il derby oggi, non lo vincerà mai più”.Tuttavia quando si parla di maledizioni non bastano nemmeno i favori del pronostico e così, nonostante un Vicente Calderon pieno e vestito a vestito a festa ed il vantaggio iniziale firmato proprio da Falcao, la formazione allenata da Simeone si è dovuta arrendere alla doppietta di Di Maria (sul primo gol, in realtà, è netta la deviazione del difensore di casa Juanfran), scordandosi ancora una volta del gusto di raccogliere i 3 punti durante la partita più importante dell’anno.La Spagna è però il paese dei derby e – tralasciando quelli di Valencia e Siviglia, dal minor carico di fama e di storia – a fine maggio anche a Barcellona andrà in scena una stracittadina molto famosa, quella tra il Barça e l’Espanyol. La rivalità ha radici molto lontane e nasce all’epoca del Franchismo, quando le due squadre rappresentavano rispettivamente la resistenza e l’appoggio al regime, ma a livello sportivo la storia è molto differente. Ai pericos (soprannome della squadra) spetta infatti maggior fortuna e la vittoria manca “solo” da 5 anni quando una doppietta della vecchia conoscenza italiana Ivan De La Peña permise all’Espanyol di espugnare per 2-1 il Camp Nou degli anni di Guardiola, mettendo fine ad un filotto che lo vedeva senza vittorie esterne dalla stagione ’81-’82.A discapito delle somiglianze sportive con la squadra dei pericos, il Torino ha però molti più punti in comune con il Barcellona e, anzi, nella storia le due società hanno rischiato di incontrarsi ad un incrocio molto particolare. Quale? Provate ad indovinarlo...

Altrimenti appuntamento con il prossimo Appartamento Spagnolo.

 

Stefano Rosso (Twitter: @ste_ro_)