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"Il derby in trasferta è l'unico in cui ci si diverte", risposta: "Tra poco BOOM". L'agghiacciante scambio di sms tra Dimitri e Saurgnani, poco prima dell'esplosione della bomba carta nel derby della Mole, vinto dal Torino nella scorsa stagione. Uno scambio di battute al quale il testimone chiamato a deporre non ha saputo fornire una spiegazione credibile secondo il pm Padalino.
Si è tenuta questa mattina l'udienza del 'processo Saurgnani' inerente appunto ai fatti accaduti nel Derby della Mole, nella fattispecie al relativo lancio della bomba carta poco prima del calcio d'inizio. Presenti nell'aula 47, terza sezione penale, del Tribunale di Torino, oltre all'imputato, anche numerosi testimoni chiamati a deporre e a rispondere alle domande del Pubblico Ministero.
Figc, Torino e Juventus, costituitesi parti civili, hanno presentato la propria richiesta legata ai danni di immagine patiti. Questi saranno poi quantificati dalla corte e nel caso della Federazione verranno poi destinati a campagne promozionali positive.
Nella mattinata sono stati visionati numerosi video - prodotti sia dal sistema di sorveglianza dello Stadio Olimpico che da alcuni tifosi granata presenti sul posto - che immortalano il lancio e lo scoppio dell'ordigno. In seguito, sono stati escussi alcuni dei testimoni chiamati al microfono dai pm. Notevole il racconto prodotto dalla Digos, corredato da immagini fotografiche, dal quale è dimostrata al di fuori di ogni dubbio la presenza dell'imputato all'interno dell'impianto. Saurgnani era sprovvisto di biglietto: è stato infatti sottolineato come, specie in occasioni di eventi di grido come il derby, accada che gruppi di tifosi riescano ad eludere/forzare il sistema di prefiltraggio con steward e tornelli.
Inoltre, sempre i funzionari della Digos chiamati a deporre hanno spiegato come si sia arrivati all'incriminazione dell'imputato e al reperimento degli indizi a suo carico; in primis tramite l'esame del telefono cellulare, poi con la perquisizione domiciliare, volta alla ricerca di armi e materiale esplosivo, che ha dato esito positivo.
Da sottolineare, tra le altre, la testimonianza piuttosto imprecisa fornita da un sostenitore bianconero, dichiaratosi non presente allo stadio nell'occasione del derby, protagonista del noto scambio di sms con l'imputato nei minuti immediatamente precedenti allo scoppio dell'ordigno. "Il derby in trasferta è l'unico in cui ci si diverte", fu il messaggio inviato da costui al Saurgnani. Messaggio cui seguí l'agghiacciante risposta dello stesso imputato: "Tra poco BOOM". Nelle prossime settimane saranno ascoltati i testimoni della difesa: la corte si aggiorna al 3 maggio.
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