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Siamo sempre al solito discorso. Cerci gioca bene ma in Nazionale continua a pagar dazio. Anche nella sfida contro la Danimarca Prandelli lo ha buttato nella mischia solamente ad una manciata di minuti dal fischio finale. GERARCHIE - Poco più di un quarto d'ora dove la stella granata ha corso e si è reso propositivo. Atteggiamento che però non sembra mai smuovere il ct che pur convocandolo lo relega in una posizione marginale. Sarà pure un discorso di gerarchie, ma può reggere quando la partita è di quelle che contano. E' giusto e sacrosanto che nelle sfide di una certa rilevanza Cerci possa partire dalla panchina dando spazio ad altri, ma se il tecnico non gli permette neppure di mettersi in luce in occasioni come quelle di ieri, dove la qualificazione era già in tasca, diventa difficile sperare di poter prima o poi conquistarsi un posto. PRANDELLI NON CAMBIA IDEA - Le scelte di Prandelli sembrano quelle e neppure un inizio di campionato ad altissimi livelli sembra farlo cambiare idea. Anche perchè sono proprio le sfide come quelle di ieri sera che dovrebbero servire per sperimentare nuove soluzioni tecniche. Ma al momento di questi discorsi il ct non sembra volerne sentire. CERCI IN BRASILE - Su una sua presenza nel gruppo che disputerà i mondiali quest'estate in Brasile non dovrebbero esserci troppi dubbi, ma sono tante le perplessità su un suo ruolo concreto nella spedizione. Insomma al momento è relegato ad un ruolo di comprimario, sperando che un campionato eccezionale possa finalmente convincere Prandelli, anche se al momento sembra davvero dura.
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