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Toro, rimpianti di B

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Al panorama dei giovani granata attualmente in prestito in giro per l’Italia mancava soltanto Simone Benedetti, impegnato ieri sera con il suo Spezia nel posticipo della B a Livorno: un trionfo per la squadra, con un 5-1 che non amette...
Federico Danesi

Al panorama dei giovani granata attualmente in prestito in giro per l’Italia mancava soltanto Simone Benedetti, impegnato ieri sera con il suo Spezia nel posticipo della B a Livorno: un trionfo per la squadra, con un 5-1 che non amette repliche, una serata tranquilla per lui che sembra finalmente aver convinto Michele Serena a concedergli spazio da titolare in attesa di ulteriori conferme nel prossimo weekend.ANTENUCCI A SEGNO - Ma la gara di ieri sera è stata importante anche per un ex granata da molti in queste ultime settimane invocato, come Mirco Antenucci. Una parte di tifosi, non a torto, lo ritiene una perdita importante per il gruppo di Ventura anche se ormai lui sembra perfettamente integrato in Liguria. Anche ieri partiva dalla panchina, ma ha giocato quasi un’ora per l’infortunio di Okaka ed è andato a segno nella ripresa finalizzando una bella azione di contropiede. A questo aggiungiamoci il fatto che Giulio Ebagua sta praticamente reggendo da solo il peso dell’attacco in casa Varese e avremo un quadro più chiaro dei rimpianti granata.

EBAGUA LODA FIAMOZZI - L’attaccante nigeriano finalmente dopo la doppietta di sabato all’Empoli ha anche fato pace con i tifosi, come ha confessato a ‘La provincia di Varese’: ‘Alla fine non ha vinto nessuno, o meglio abbiamo perso tutti in quella notte d'agosto in cui io non dovevo avere la reazione che ho avuto e loro non dovevano tirar fuori quei cori. Non mi lamento se mi insultano o mi chiamano mercenario ma non tollero altre intimidazioni perché nelle due stagioni in cui ero già stato a Varese non avevo mai sputato addosso al club per cui avevo segnato 28 gol’. E così sabato dopo la rete del vantaggio è corso sotto la curva: ‘Da qualche partita non sentivo più i cori fastidiosi nei miei confronti e allora ho voluto esultare insieme ai tifosi per far capire che rispetto la città e questa maglia per cui desidero impegnarmi al massimo. Il Varese è fatto di uomini che hanno voglia di giocare a calcio e di onorare la maglia che portano. Non solo Ebagua e Neto Pereira anche se siamo sulla bocca di tutti perché siamo i finalizzatori di cui si parla molto, ma il Varese é anche Bressan, Troest, Corti e Fiamozzi, che rappresenta i tanti giovani biancorossi in grado di esplodere e diventare giocatori veri’. Parole che suonano d’oro per il Toro che con il laterale destro ha impostato parte del suo futuro.

 

Federico Danesi

(foto Campo)