altre news

Totonero-bis. Riecco lo spettro delle ‘combine’

Totonero-bis. Riecco lo spettro delle ‘combine’ - immagine 1
 di Edoardo BlandinoEra il 1° marzo1980 e Massimo Cruciani, commerciante di ortofrutta, presentava un esposto alla Procura della Repubblica di Roma, sostenendo di essere stato truffato: aveva scommesso su alcune gare di Serie A...
Edoardo Blandino

 

di Edoardo Blandino

Era il 1° marzo1980 e Massimo Cruciani, commerciante di ortofrutta, presentava un esposto alla Procura della Repubblica di Roma, sostenendo di essere stato truffato: aveva scommesso su alcune gare di Serie A “combinate”, ma le puntate non erano andate a buon fine. Inizia così la storia del calcio-scommesse e del Totonero del 1980. I calciatori cominciavano a guadagnare somme importanti e giravano ingenti quantità di denaro. Fu il primo grande scandalo del calcio italiano che mise a dura prova la credibilità del mondo pallonaro. La magistratura si attivò immediatamente e appena 22 giorni dopo (il 23 marzo) ordinò l'arresto sui campi di gioco di alcuni giocatori al termine del 24° turno di campionato. Alla fine dei match furono 13 i calciatori fermati: Stefano Pellegrini dell'Avellino, Sergio Girardi del Genoa, Massimo Cacciatori, Bruno Giordano, Lionello Manfredonia e Giuseppe Wilson della Lazio, Claudio Merlo del Lecce, Enrico Albertosi e Giorgio Morini del Milan, Guido Magherini del Palermo, Gianfranco Casarsa, Mauro Della Martira e Luciano Zecchini del Perugia. A questi bisogna aggiungere poi gli ordini di comparizione per  Paolo Rossi del Perugia, Giuseppe Dossena e Giuseppe Savoldi del Bologna e Oscar Damiani del Napoli.

 

Primo grado. Nel giro di pochi mesi fu emata la Sentenza di Primo Grado che decretava: 

Milan: retrocessione in Serie B.

Avellino: 5 punti di penalizzazione nel Campionato 1980-1981.

Bologna: 5 punti di penalizzazione nel Campionato 1980-1981.

Perugia: 5 punti di penalizzazione nel Campionato 1980-1981.

Lazio: multa di 10 milioni con diffida

 

Appello. Nella Sentenza di Appello furono confermate la maggior parte delle decisioni con sconti di pena in alcuni casi e aumento in altri.

Lazio: retrocessione in Serie B.

Milan retrocessione in Serie B.

Avellino: 5 punti di penalizzazione nel Campionato 1980-1981.

Bologna: 5 punti di penalizzazione nel Campionato 1980-1981.

Perugia: 5 punti di penalizzazione nel Campionato 1980-1981.

Palermo (in Serie B): 5 punti di penalizzazione nel Campionato 1980-1981.

Taranto (in Serie B): 5 punti di penalizzazione nel Campionato 1980-1981.

 

Amnistia dell'82. A tanti calciatori e dirigenti coinvolti nello scandalo furono inflitte squalifiche pesanti, poi ridotte in seguito all'italianissima amnistia concessa dopo la vittoria del Mondiale dell'82. Dal punto di vista penale tutti gli indagati vennero prosciolti, perchè il fatto non costituiva reato, ma in ambito calcistico fu introdotta l'accusa di illecito sportivo.