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Tour de France: domina la paura

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di Walter Panero E' successo poco o nulla. E potrei anche salutarvi e dire che il mio pezzo finisce qui. Ci si aspettavano grandi cose da questo secondo “tappone” pirenaico del Tour, anche perché la tradizione, almeno fino...
Redazione Toro News

di Walter Panero

 

E' successo poco o nulla. E potrei anche salutarvi e dire che il mio pezzo finisce qui. Ci si aspettavano grandi cose da questo secondo “tappone” pirenaico del Tour, anche perché la tradizione, almeno fino a ieri, diceva inequivocabilmente che chi vince in cima ai quasi sedici chilometri di ascesa di Plateau de Beille, finisce per arrivare in maglia gialla a Parigi. Era accaduto nel 1998 col “Pirata” Marco Pantani, era accaduto nel 2002 e nel 2004 con “The Boss” Lance Armstrong, era accaduto nel 2007 col “Pistolero” Alberto Contador. Invece mi gioco tutti i miei libri e tutte le bottiglie di vino che ho in cantina (insomma, persone e cani esclusi, le cose cui tengo di più), che il buon Jelle Vanendert, ovvero il bravo e coraggioso vincitore di oggi tra un oceano di folla, non si aggiudicherà questo Tour neanche dovesse fare un patto con la Madonna di Lourdes. Le sue possibilità, tanto per intenderci, sono le stesse che ha la Gobba di vincere una partita senza rubare. Nulle.

Ne hanno certamente di più coloro che sono giunti oggi immediatamente alle sue spalle, anche se sembra che stiano facendo di tutto per non vincere questo Tour, dando quasi l'impressione che a colui che salirà sul gradino più alto del podio a Parigi con la maglia gialla abbiano promesso un sacco di frustate, o di essere infilzato dalla punta della Tour Eiffel, o ancora di essere dato in pasto al mitico Babau di cui mi raccontava mia nonna nelle sere in cui non volevo dormire.

Hanno paura  i fratelli Schleck che provano uno, due, tre, infiniti scattini ma poi sempre si voltano quasi a voler controllare di non aver arrecato troppo disturbo ai loro avversari.Ha paura Cadel Evans, che forse teme di sprecare troppe energie che potrebbero servigli per difendere la sua posizione in classifica sulle Alpi. E soprattutto nella cronometro finale di Grenoble che sulla carta dovrebbe favorirlo.Ha paura (ma non gambe) Contador: paura di una condizione che, almeno per ora, non è neppure lontana parente di quella che aveva al Giro. Ha paura Basso: paura degli scatti che non riesce a tollerare. E per questo, rimasto senza gregari ai piedi dell'ultima salita (ma dov'eri Sylvester Smydt?), si piazza davanti al gruppetto dei migliori per fare l'andatura a tutti manco fosse un gregario.

Non hanno paura i “pazzi” che, pronti-via, si lanciano all'attacco non appena il direttore di corsa abbassa la bandiera che segnala la partenza. Sono una ventina, tra essi i nostri Marcato, Malori e Quinziato. Tra essi anche Sandy Casar che, ultimo tra i coraggiosi, verrà ripreso a sei chilometri dall'arrivo ovvero dopo circa cinque ore di fuga.Non ha paura Samuel Sanchez, unico in grado ancora una volta di mollare tutti gli uomini di classifica quando mancano tre chilometri e mezzo al traguardo, riuscendo così a recuperare altri ventisette secondi nella classifica generale che ora lo vede al sesto posto. Non ha paura il Fiammingo Vanendert, ovvero il vincitore della tappa odierna (già secondo dietro a Sanchez a Luz Ardiden due giorni or sono): lui non ha nulla da dire in classifica generale e quando, a sei chilometri dal traguardo, scatta come un indemoniato, gli altri, quelli del gruppo, si guardano e lasciano fare.Non ha paura, soprattutto, quel piccolo leone (o Toro, fate voi...) vestito di giallo che va sotto il nome di Thomas Voeckler: è dal momento in cui, domenica scorsa, si è impossessato del simbolo del primato che tutti “glie la tirano” sostenendo che la sua maglia gialla è solo di passaggio. Intanto, è trascorsa una settimana, sono passati i Pirenei e lui non ha dato il minimo cenno di cedimento. Questo non significa che abbia grandi possibilità di vincere questo Tour, ma comunque appare chiaro che, col passare dei giorni, sarà sempre più dura sfilargliela di dosso, la maglia. Specie se la paura continuerà a farla da padrona.

Domani tappa per velocisti con arrivo a Montpellier. Lunedì riposo. Mercoledì, dopo una tappa sulla carta interlocutoria a Gap, si riprenderà a fare sul serio con tre frazioni alpine consecutive. La prima con arrivo a Pinerolo, dopo che i corridori avranno affrontato il Monginevro e il Sestriere. La seconda con il Colle dell'Agnello, l'Izoard e l'arrivo sul Galibier. La terza col Galibier (ancora, ma dall'altro versante) e l'erta finale che porterà il Tour all'Alpe d'Huez. Il tutto prima della crono finale di Grenoble, sabato prossimo e della passerella finale di Parigi domenica.

Passati quasi inosservati i Pirenei, saranno quindi le Alpi a decidere questo strano, incertissimo, Tour.La domanda che tutti si pongono è se Contador, sulle “nostre montagne”, saprà recuperare un minimo di condizione.Se ciò dovesse accadere, tutti gli avversari, quelli che adesso tergiversano e sembrano quasi attenderlo, avrebbero tutto il diritto di avere davvero paura.Perché il Contador del Giro (o anche un suo parente prossimo) mette paura.Perché il Contador del Giro (o anche un suo parente prossimo) non avrebbe pietà.E sarebbe finita per tutti coloro che ora sperano di vincere, ma aspettano perché hanno paura. Del nulla. Per ora.

 

 

QUATTORDICESIMA TAPPA SAINT GAUDENS – PLATEAU DE BEILLE:

1. Jelle VANENDERT (Belgio) in 5h13'25”2. Samuel SANCHEZ (Spagna) a 21”3. Andy SCHLECK (Lussemburgo) a 46”4. Cadel EVANS (Australia) a 48”5. Rigoberto URAN (Colombia) a 48”6. Alberto CONTADOR (Spagna) a 48”7. Thomas VOECKLER (Francia) a 48”8. Frank SCHLECK (Lussemburgo) a 48”9. Jean-Christophe PERAUD (Francia) a 48”10. Pierre ROLLAND (Francia) a 48”

 

CLASSIFICA GENERALE TOUR DE FRANCE 2011:

1. Thomas VOECKLER (Francia) in 61h04'10”2. Frank SCHLECK (Lussemburgo) a 1'49”3. Cadel EVANS (Australia) a 2'06”4. Andy SCHLECK (Lussemburgo) a 2'15”5. Ivan BASSO (Italia) a 3'16”6. Samuel SANCHEZ (Spagna) a 3'44”7. Alberto CONTADOR (Spagna) a 4'00”8. Damiano CUNEGO (Italia) a 4'01”9. Thomas DANIELSON (Stati Uniti) a 5'46”10. Kevin DE WERT (Belgio) a 6'18”

 

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