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La Planche des Belles Filles. Arrivano da tutta la Francia, da tutta Europa, da tutto il mondo.Arrivano sventolando le loro bandiere dai mille colori che rappresentano mille Nazioni, mille regioni, mille città e sono il loro modo per dire: “Io ci sono!”.Arrivano molti giorni prima e piazzano i loro camper, le loro auto e le loro tende lungo la strada, formando veri e propri villaggi che parlano centinaia di lingue diverse, ma che hanno in comune un’unica grande passione. Una passione che unisce, al di là delle bandiere e delle nazionalità. Sono villaggi rumorosi e nei quali si esagera forse un po’ troppo col vino e con la birra, ma sono villaggi felici. Villaggi nei quali i problemi di tutti i giorni non entrano. Li ritroveranno là, ad attenderli, al loro ritorno a casa. Ma non adesso. Non qui.
I più fortunati riescono a salire in auto, o in moto. Ma la maggioranza lo fa in bici o a piedi. Oppure ci sono quelli che “no….non ce la faccio….mi fermo qui…” e si siedono su un muretto o si sdraiano su un prato ai piedi della salita. I più previdenti ed i più esperti di loro si sono portati delle seggiole, o almeno un plaid. E anche un libro da leggere, delle carte, o delle bocce da “Petanque”. Sanno che l’attesa sarà lunga, molto lunga.E poi accendono fuochi per le grigliate. E mangiano. E bevono. Poca acqua, molto altro.Un’attesa che, nella migliore delle ipotesi durerà per ore. Ma spesso può durare anche giorni interi.Un’attesa lunghissima per un’emozione di pochi minuti.Ne vale davvero la pena? Se lo chiedi a loro, a noi, ti faranno un sorriso di circostanza.Ma certo, signori miei, che ne vale la pena! Questo è il Tour de France. E venire al Tour, ci crediate o no, per noi è la cosa più bella ed emozionante che c’è! Nessun confronto con nient’altro.
E poi il Tour inizia oggi, qui, su questa salita inedita di soli sei chilometri, ma durissima. Non potevamo, no non potevamo proprio non essere qui, e ci siamo organizzati da mesi con ferie e quant’altro pur di esserci.
Come? Il Tour è iniziato da una settimana? Sì….è vero….ma tutti sanno che il Tour, quello vero, inizia oggi qui a La Planche des Belles Filles, un nome quasi poetico che evoca però un fatto tragico che, c’è scritto sul giornale, risale alla Guerra dei Trent’Anni. Che poi non chiedeteci molto di più, perché noi sappiamo tutto di Coppi e Merckx, di Bobet e di Anquetil, di Hinault e di Indurain, ma di questa guerra sappiamo davvero ben poco.
Dunque, si diceva, il vero Tour inizia oggi. Anche se si fanno il mazzo già da una settimana. Anche se c’è una maglia gialla come Cancellara (ma stasera ce ne sarà di sicuro un’altra) che proprio un frillo non è. Anche se ci sono state tante di quelle cadute da condizionare la classifica generale: ieri per esempio Frank Schleck, Scarponi, Gesink ed Hesjedal (sì, il Canadese che ha vinto il Giro) sono usciti dalla classifica generale proprio per colpa delle cadute.Anche se c’è un ragazzino che sta dando spettacolo. E’ stato definito promessa, poi campione, ed ora fenomeno. Per quanto vince e per la facilità con cui vince. Un fenomeno affamato di vittorie, tanto da collezionarne già tre in questo Tour; l’ultima proprio ieri a Metz dove ha battuto Greipel e la porzione del gruppo che era riuscita a non assaggiare l’asfalto di questa terra di confine che si chiama Alsazia.Un fenomeno che ha poco più di ventun’anni, viene dalla Slovacchia e si chiama Peter Sagan. Penso che presto ci annoieremo a furia di scrivere il suo nome nei nostri articoli e di vederlo scritto negli albi d’oro.
Questo ha detto il Tour in questa sorta di lungo antipasto iniziato sabato scorso e terminato proprio ieri.
Ma il Tour, come detto, deve ancora iniziare. E non voglio, non posso perdermelo.Ci sarò anch’io, lungo la strada.Per questo ora vi saluto.Vado a riposarmi.Ed a preparare la mia bandiera, quella che sventolerò domani, come sempre.Quale bandiera osate chiedere?Eppure dovreste conoscermi!C’è una sola bandiera che io posso sventolare: l’unica che porta i colori del mio cuore.E che mi segue sempre, comunque ed ovunque!
Buon divertimento a tutti!Viva il Toro!Viva il Tour!
CLASSIFICA SESTA TAPPA DEL TOUR DE FRANCE DA EPERNAY A METZ:
1. Peter SAGAN (Slovacchia) in 4h37'00”2. André GREIPEL (Germania) s.t.3. Matthew GOSS (Australia) s.t.4. Kenny VAN HUMMEL (Paesi Bassi) s.t.5. Juan José HAEDO (Argentina) s.t.6. Gregory HENDERSON (Nuova Zelanda) s.t.7. Alessandro PETACCHI (Italia) s.t.,8. Luca PAOLINI (Italia) s.t.9. Daryl IMPEY (Sud Africa) 10. Brett LANCASTER (Australia) a 4”
CLASSIFICA GENERALE DEL TOUR DE FRANCE 2012 DOPO LA SESTA TAPPA:
1. Fabian CANCELLARA (Svizzera) in 29h22'36”2. Bradley WIGGINS (Gran Bretagna) a 7”3. Sylvan CHAVANEL (Francia) s.t.4. Tejay VAN GARDEREN (Stati Uniti) a 10”5. Denis MENCHOV (Russia) a 13”6. Cadel EVANS (Australia) a 17”7. Vincenzo NIBALI (Italia) a 18”8. Peter SAGAN (Slovacchia) a 19”9. Andreas KLODEN (Germania) s.t.10. Maxime MONFORT (Belgio) a 22”
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