"L'evoluzione dell'industria del calcio, insieme con gli inevitabili effetti finanziari della pandemia, ha evidenziato la necessità di una riforma completa e di nuove norme sulla sostenibilità finanziaria", così il presidente della Uefa Ceferin ha descritto le ragioni della riforma del Financial Fair Play, la prima sulla normativa in materia dalla sua introduzione nel 2010. Lo scopo è creare un sistema più protetto da possibili shock, come lo è stato la pandemia, e dare a tutto il calcio europeo un futuro più sostenibile. Il presidente Uefa sottolinea: "L'obiettivo si potrà raggiungere attraverso tre pilastri: solvibilità, stabilità e controllo dei costi".
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Uefa, nasce il salary cap: “Limitate le commissioni degli agenti al 70%”
Il comitato esecutivo della UEFA ha emanato la nuova riforma del financial fair play. La novità più importante è il salary cap
La vera novità è il salary cap: "La normativa limita la spesa per gli stipendi, per i trasferimenti e per le commissioni degli agenti al 70% delle entrate del club" spiega Ceferin. Non sarà una riforma drastica, ma si darà il tempo ai club di adeguarsi infatti il 70% entrerà a regime nel 2025, con una progressione: 90% per il 2023-24, 80% per il 2024-25 e 70% per il 2025-26. Questa è una grande n0vità per il calcio europeo e si spera che davvero crei un sistema più sano e meno vittima di affaristi senza scrupoli. E questa nuova manovra sicuramente interesserà da vicino anche società di media entità come il Torino.
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