Due notizie di cronaca che con il calcio c’entrano, anche se è solo un mezzo, non il fine. Da una parte ancora una volta protagonisti in negativo i tifosi del Toro, due certo ma sempre tifosi del Toro sono, dall’altra Antonio Giraudo.
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Ultrà e Giraudo, è calcio?
Ai primi, del gruppo ‘Stendardi 1906’, è stato notificato dalla Digos un ordine di obbligo di dimora in città essendo stati trovati in possesso di bulloni, fionde, bastoni, maschere antigas, fumogeni, ma anche targhe di auto rubate, manici di piccone e di scopa alla vigilia della partita con il Bologna. Avevano anche cartine della città di Bologna con alcuni luoghi cerchiati. Gli investigatori sospettano che stessero organizzando un assalto alla tifoseria rivale. Giraudo invece al processo d’appello a Napoli per lo scandalo ‘Calciopoli’ ha visto la pena ridotta da 3 anni a 20 mesi anche se l’accusa, puntando sull’aggravante di “essere il promotore e il capo dell'associazione a delinquere”, aveva chiesto una condanna a 4 anni. Sostanzialmente è stata confermata l’associazione a delinquere anche se Giraudo non ne era al vertice tanto che sono sparite un paio di accuse per frode sportiva, mentre sono stati assolti tutti gli altri dieci imputati, tra i quali gli arbitri Rocchi (unico ancora in attività) Lanese, Pieri e Dondarini. Una sentenza che peserà anche in occasione dell’appello presentato dagli altri imputati eccellenti come Moggi, Pairetto, Bergamo il cui processo scatterà il 24 maggio. Due mondi opposti, la stessa conclusione. Il calcio c’entra nulla, le responsabilità ovviamente sono diverse ancorché per i ‘tifosi’ granata vadano accertate. Ma resta la fotografia di un mondo nel quale riconoscersi è sempre più difficile. E allora perché continuare a dare torto a quelli che lo stadio l’hanno eliminato dalle loro frequentazioni abituali?Federico Danesi
(foto M.Dreosti)
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