Di proposte per favorire l'utilizzo di giovani calciatori da parte dei club professionistici, con l'obiettivo di aiutare la Nazionale, ne sono state fatte tante negli ultimi anni. Nessuna, però, tanto azzardata (per la difficoltà di realizzazione) e al tempo stesso autorevole (per la fonte da cui proviene) quanto quella avanzata oggi da Cesare Prandelli e Demetrio Albertini: realizzare una rappresentativa azzurra Under 21 da iscrivere al campionato di Serie B.
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Un’ Under 21 iscritta al campionato di Serie B?
Personalmente, la nostra Redazione si dichiara contraria. Sarebbe piuttosto utile, se proprio si vogliono studiare innovazioni importanti, che i vari club aprissero la squadra "riserve", come accade in altri campionati (Spagna su tutti), dove far giocare molti giovani nelle rispettive Serie B (o Lega Pro), ma giovani di proprietà, che in questo modo vengano davvero valorizzati, e che vengano mandati in campo non perché una squadra ha il mandato obbligato di farli giocare ma perché qualche società prova a puntare su di loro.
In ogni caso, al di là delle opinioni, la proposta dei vertici azzurri pare davvero di difficile realizzazione. Il piano prevede anche altre innovazioni, certo molto più fattibili e date infatti come prossime all'attuazione, quali l'abbassamento del limite d'età per i giocatori delle Primavera rispetto agli attuali 21 anni, cambiamento che si rifletterebbe a catena su tutte le altre categorie delle giovanili.
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