Nella giornata di ieri sono emerse alcune novità circa il procedimento c.d. 'Bari-bis' dell'inchiesta calcioscommese: in Procura federale si è, infatti, presentato l'ex calciatore del Bari Marco Esposito, interrogato relativamente alla partita Salernitana - Bari del 23 maggio 2009. Il Procuratore sportivo Stefano Palazzi ha voluto vederci più chiaro circa la presunta combine, approfondendo un'inchiesta che, per quanto riguarda gli aspetti penali, è già stata ben delineata dalla Procura della Repubblica barese, che ha recapitato già un buon numero di avvisi di conclusioni indagini, con i giudizi che verranno presto avviati.POSIZIONE DA CHIARIRE - Nello stesso ambito, il portiere del Torino Jean-Francois Gillet sarà ascoltato giovedi 28: dopo l'audizione del Gatto di Liegi ci si attende da Palazzi l'avvio dei deferimenti dei responsabili di fronte alla Commissione Disciplinare Nazionale della Federcalcio, che dovrebbe riguardare dirigenti e giocatori allora implicati nella vicenda, anche se la sensazione è che, come abbiamo già avuto modo di rilevare in precedenza, l'istruzione vera e propria del procedimento, con l'eventuale irrogazione di sanzioni e squalifiche, avverrà soltanto a stagione conclusa.La tesi dell'accusa non cambia: il portiere del Torino, allora Capitano del Bari di Antonio Conte, avrebbe avuto un ruolo rilevante nella combine che avrebbe consegnato la vittoria di quella partita nelle mani della Salernitana. A riguardo, Esposito avrebbe ribadito agli inquirenti la partecipazione di Gillet alla spartizione del denaro relativo alla partita oggetto dell'inchiesta.VIOLENZA PRIVATA A GILLET - La novità, però, arriva dalla giustizia penale: la Procura della Repubblica di Bari ha ottenuto il rinvio a giudizio per tre capi ultrà dei galletti, Alberto Savarese, Roberto Sblendorio e Raffaele Loiacono, con l'accusa di violenza privata aggravata ai danni, tra gli altri, proprio di Jean-Francois Gillet, che avrebbe ricevuto delle minacce, nel corso della stagione 2010/2011, per essere convinto a giocare per perdere determinate partite, tanto che gli inquirenti avrebbero trovato riscontri circa l'organizzazione di una vera e propria spedizione punitiva nei confronti dell'ex Capitano barese, ora in granata.Si tratta, ovviamente, di fatti avvenuti due anni dopo rispetto alle vicende di cui sopra, che evidenziano, però, una realtà criminale piuttosto torbida (come se ce ne fosse ancora bisogno...) intorno alla squadra pugliese, che complica ulteriormente il lavoro degli investigatori, di fronti ai quali gli stessi giocatori coinvolti nella vicenda appaiono talvolta come accusati, talvolta addirittura come vittime, in un intreccio spesso inscindibile tra le due posizioni. Almeno per quanto riguarda la giustizia sportiva, comunque, dalla prossima settimana capiremo qualcosa di più circa la posizione del portiere granata, pedina fondamentale nello scacchiere del Torino di oggi.Diego Fornero
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