Un fiume in piena investe il mondo del calcio italiano: di ora in ora si susseguono le indiscrezioni sui nomi degli indagati e le procure sono al lavoro per fare luce in una situazione che vede coinvolti dirigenti di società, arbitri, giocatori e giornalisti televisivi. Secondo il settimanale "L'Espresso", in un'anticipazione del numero in uscita venerdì data all'Ansa, anche il presidente dimissionario della Figc Franco Carraro sarebbe isciritto nel registro degli indagati a Napoli, nel filone d'inchiesta delle intercettazioni. Ma questa notizia è stata smentita pochi minuti fa da fonti della stessa Procura di Napoli. Sempre stando alle notizie anticpate dall'"Espresso", sulla base di un anno di intercettazioni sarebbero oltre 50 gli indagati, fra cui 12 arbitri e alcuni giornalisti tv.
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Favori arbitrali: riparte l’inchiesta a Torino?
ROMA
Quest'oggi a Roma, invece, sono stati ascoltati dall'Ufficio Indagini gli arbitri Paolo Bertini, Antonio Cassarà e Antonio Dattilo che all'uscita dopo circa due ore ha dichiarato: "Sono più tranquillo di prima". Ascoltati anche i guardalinee Stagnoli, Saglietti e Battaglia. Domani toccherà all'ex segretaria della Can Grazia Fazi. Sul registro degli indagati non risulta esserci Pierluigi Pairetto. La Procura romana indaga anche sul crack della Viterbese che potrebbe aprire altri scenari.
TORINO E NAPOLI
Infine, l'inchiesta sui presunti favori arbitrali alla Juventus, archiviata dal giudice Elisabetta Chinaglia della Procura di Torino su richiesta del pubblico ministero Marcello Maddalena potrebbe essere riaperta. Fra le intercettazioni effettuate dalla Procura di Napoli emergerebbero infatti alcune conversazioni tra soggetti legati alla società bianconera ed un funzionario della Procura torinese. La trasmissione di questi atti non è avvenuta per il momento, ma una volta che i magistrati torinesi potessero avervi accesso è credibile presupporre una riapertura delle indagini sotto la Mole, perchè il materiale raccolto a Napoli potrebbe configurare nuove ipotesi di reato.
L'ad della Juventus Antonio Giraudo è indagato da alcuni mesi a Torino per falso in bilancio: situazione emersa nel vertice a Roma tra i pm torinesi e napoletani in seguito alla vicenda delle intercettazioni. Nella Capitale c'era anche il Procuratore aggiunto Bruno Tinti, titolare dell'inchiesta, che l'estate scorsa si è occupato in prima persona dell'inchiesta sul Torino Calcio di Franco Cimminelli, poi fallito. Al centro degli accertamenti che riguardano Giraudo ci sarebbero alcune operazioni di mercato, tra cui quella che portò Brighi al Parma nel 2002. L'inchiesta era nata in seguito alla trasmissione di atti dalla Procura di Roma nell'ambito del filone d'indagine sulle plusvalenze.
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