Il gol di Ayala per il vantaggio sudamericano in apertura di secondo tempo, il pareggio di Klose a dieci minuti dal termine. Germania-Argentina è racchiusa in questi due episodi che portano le squadre ai supplementari dove il risultato non si sblocca. Ai rigori decisivi gli errori dello stesso Ayala e di Cambiasso mentre i tedeschi ne relaizzano quattro. Ora la Germania aspetta la vincente tra Italia e Ucraina.
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Germania di rigore
Brasile contro Francia (domani ore 21, Raiuno e Sky Calcio 1): verdeoro favoriti ma i transalpini sono in ripresa e, proprio contro la Selecao, Zidane e compagni celebrarono la loro apoteosi 8 anni fa. Era la finale del campionato giocato in Francia e Ronaldo era stato colpito da un misterioso attacco influenzale. Un’altra storia insomma. Parreira deve fare i conti con la latitanza sotto porta di Ronaldinho fin qui al di sotto delle aspettative, mentre la gara con la Spagna, alla vigilia favorita, ha consegnato al pubblico tre campioni in gran spolvero come Zidane, Vieira e Ribery, il Cassano (in forma) di Francia. Gli uomini di Domenech sono specializzati, come anche i tedeschi e gli italiani, a tirar fuori gli artigli nei momenti topici. I sudamericani, invece, soffrono ultimamente gli appuntamenti importanti. Fra le sorprese, per gioco e temperamento ci sono i padroni di casa che hanno tutte le armi per mettere nei guai un Argentina che sembra in calo dopo uno sfavillante girone di qualificazione. Con il Messico ha stentato, ma era reduce da due partite giocate a tambur battente e da un confronto, con l’Olanda, che non era proprio una formalità.
Italia e Inghilterra se la devono vedere con le outsider del campionato, quell’Ucraina e quel Portogallo che ci ricordano, per fortuna, che il calcio non è la somma di fattori matematici e di combine arbitral-dirigenziali-moggiesche. Per le caratteristiche delle due favorite e l’importanza della posta in palio scordiamoci il bel gioco: se arriva, bene, altrimenti conta solo il risultato. La “Lippi Band” ha centrato la peggior partita del Mondiale quando i 3 punti hanno cominciato a pesare, però ha passato il turno con una formula che ha poco di matematico e molto di italiano: catenaccio, fortuna e contropiede. L’Ucraina ha già compiuto un’impresa arrivando fin qui e battendo chi di gol non ne aveva mai presi. A differenza di Lippi, che ricordiamo più per il gol-non gol quando giocava nella Sampdoria e per le sberle rifilategli nel derby (3-2, 2-1, e soprattutto 3-3 da 0-3), Blokhin è già entrato nella storia sia da giocatore che da allenatore. Quindi tutto ha da guadagnare e nulla da perdere stasera ad Amburgo (ore 21, diretta su Raiuno e Sky Calcio 1). Un po’ come il Portogallo che contro l’Inghilterra domani (ore 17, Sky Calcio 1) può diventare, al pari dell’Ucraina, la sorpresa della competizione. In fin dei conti la palla è rotonda e, nel Mondiale più mediocre a livello tecnico visto fin qui dal 2000, il calcio è tornato a essere uno sport senza combine apparenti (fa eccezione Brasile-Ghana).
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