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Christian Abbiati è uno dei nomi su cui si chiacchiera maggiormente in questi giorni per il suo finora difficile accordo con il Torino. La sua intenzione è quella di rimanere, porta nel cuore il Milan, società dove è cresciuto e diventato campione, ma si è trovato bene nell'ambiente granata, pur avendo dovuto combattere per un campionato non di sua competenza, vale a dire la salvezza. Infatti il portiere lombardo è sempre stato abituato a vivere stagioni trionfali, al Milan come alla Juve nella stagione 2005/06, pur culminata con la retrocessione in B per via di Calciopoli. Il secondo portiere della Nazionale, vice di Buffon con Amelia in attesa, ha avuto delle richieste dalla Spagna, in particolare all'Atletico di Madrid, società disposta a dargli 1,3 milioni di euro come ingaggio annuale. Al momento il giocatore avrebbe declinato l'offerta, pur sostanziosa, per rimanere in Italia e Torino sarebbe la destinazione gradita in quanto facilmente raggiungibile da Abbiategrasso dove vive con la moglie e figlia, che non ha mai spostato preferendo viaggiare avanti e indietro tutti i giorni.
La stagione di Abbiati in granata non è stata eccelsa, vissuta tra luci e ombre anche a causa della difficile situazione della squadra intera. La media voto ricevuta da Toronews è stata comunque sufficiente, 6,35, raggiunti dopo aver collezionato 36 presenze e subito 42 gol. Le sue uniche assenze si sono avute nella partita di fine campionato contro l'Inter, dove De Biasi ha voluto dare il cosiddetto contentino a Taibi e a Fontana e contro il Parma nel girone di ritorno, a causa della squalifica che gli è stata comminata dopo essere stato espulso contro l'Inter all'Olimpico. La difesa granata, che ha subito in totale 47 reti ed è risultata la nona del campionato, è stato il reparto che si è meglio distinto in questa stagione, il merito va diviso tra i difensori e lo stesso Abbiati che, in alcune situazioni è stato decisivo essendo riuscito a neutralizzare tiri pericolosi nel suo sette, aiutando così la squadra a conquistare punti determinanti per la salvezza.
Abbiati, che il prossimo 8 luglio compirà 30 anni, è nella piena maturità per un portiere, considerando la sua già lunga ed importante carriera, cominciata a livello professionistico nel 1998 con il Milan, dove è rimasto fino al 2005, contando 110 presenze e 127 reti subite. Ha esordito nella massima serie il 17 gennaio del 1999, dunque a soli 21 anni, in Milan-Perugia 2-1, avendo dovuto sostituire Seba Rossi espulso. Sarà uno dei protagonisti della stagione, culminata con la vittoria dello scudetto rossonero con Zaccheroni in panchina Perde il posto da titolare nel Milan a causa dell'esplosione di Dida, passa alla Juventus nella stagione 2005/06 per sostituire Buffon infortunato, gioca 19 match subendo appena 9 gol. Nell'estate successiva passa al Torino, in prestito dal Milan, dopo che la squadra granata è stata promossa in A.
Abbiati è un non personaggio, taciturno, anche nelle conferenze stampa è di poche parole, ma sa essere al momento opportuno ironico e pungente. Si è inserito bene nello spogliatoio granata, nonostante le problematiche della stagione passata, per cui la sua conferma sarebbe salutata benevolmente dai compagni, che l'hanno sempre ritenuto grande e serio professionista. I tifosi del Toro non l'hanno ancora eletto loro idolo com'è successo con Rosina e Ardito, ma comunque hanno saputo apprezzare le sue parate, spesso decisive anche se ogni tanto alcune sviste sono costate qualche rete evitabile.
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