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Abbruscato, è fatta

Il bomber dell’Arezzo giungerà in prestito al Torino fino a giugno per un milione di euro. La cifra del riscatto definitivo dovrebbe aggirarsi sui quattro milioni e mezzo di euro, la durata del contratto sarà di quattro anni e...
Redazione Toro News

Il bomber dell’Arezzo giungerà in prestito al Torino fino a giugno per un milione di euro. La cifra del riscatto definitivo dovrebbe aggirarsi sui quattro milioni e mezzo di euro, la durata del contratto sarà di quattro anni e mezzo. Il giocatore sarà già presente al Delle Alpi domani sera per assistere al big match Torino-Atalanta. Federico Pastorello, il suo procuratore, ha ammesso "Elvis aveva parecchie richieste e per lui non è stato facile lasciare l'Arezzo, ma la prospettiva di andare in A con il Toro l'ha conquistato".

L’arrivo di Elvis Abbruscato porta al Toro la potenza e la gioventù di un attaccante possente e decisivo sotto porta, come ha saputo dimostrare finora nelle sue precedenti esperienze. Forza e carattere sono le sue principali caratteristiche, ben messo fisicamente, alto 1,81 per 79 chilogrammi, ha dalla sua tanta voglia di emergere.

Il Toro l’ha voluto, l’ha atteso e assaggiato di fronte al proprio pubblico poche settimane fa, quando si è presentato al suo cospetto desideroso di far bene e con la voglia dell’ultimo dispetto prima di inchinarsi di fronte alla Maratona, che se ne innamorerà. La sua grinta e caparbietà è da Toro e andrà ad inserirsi in un contesto già ricco di bei nomi.

Nato il 14 aprile 1981 a Reggio Emilia, nella sua carriera ha già segnato oltre trenta gol con la maglia amaranto (dieci solo in questa prima parte di stagione), ma già in precedenza aveva potuto mettere in mostra le sue doti. E’ partito dalla squadra di casa, la Reggiana, per passare al Verona in A, sua unica esperienza nella massima serie. E’ stato al Livorno in C1, per poi rientrare ancora un paio di volte al Verona, una stagione alla Triestina e infine l’Arezzo, il club dove è rimasto il maggior numero di anni, ben quattro.

E’ abile nel calciare a rete con entrambi i piedi, bravo nel gioco aereo e nel colpire con precisione di testa, dunque con lui le difese avversarie non devono mai perdere la concentrazione. E’ stato uno dei giovani centravanti più ambiti negli ultimi tempi, al punto che il presidente aretino Mancini, poco prima di Natale, ha pensato bene di prolungargli il contratto fino al 2009, mossa tattica per poter guadagnare un bel gruzzolo in caso di cessione.

La massima soddisfazione di Elvis nel 2005 però è stata di carattere personale: la nascita del suo secondogenito, ha inoltre una bambina di tre anni. Nel 2006 la sua vita sportiva si tingerà di granata con prospettive importanti: raggiungere la serie A, che dovrà però conquistarsi con determinazione e a suon di gol. Di lui si dice che sia anche molto fortunato e Cairo avrà sbirciato le stelle prima di portarsi a casa l’attaccante dal ritmo rock. Elvis sarà proprio il giocatore giusto per comandare l’attacco granata alla conquista del premio finale, impegno preso con la tifoseria per tornare a far veleggiare il nome del Toro dove più gli compete.