00:57 min

calcio mercato

Affare Ramirez-Torino in fumo: la richiesta del giocatore fuori dai target granata

Andrea Calderoni
Andrea Calderoni Caporedattore centrale 
Analisi / 2 milioni e mezzo per quattro anni era troppo per la società granata, anche per un elemento considerato molto importante da Giampaolo

L'ultima giornata di calciomercato del Torino verrà ricordata sicuramente per gli ennesimi due colpi piazzati praticamente sul gong, ma anche per i contatti febbrili tra la società granata e l'entourage di Gaston Ramirez della Sampdoria. L'affare non è andato in porto e questo tutti lo sanno. Tuttavia, a bocce ferme è giusto considerare le ragioni per cui l'uruguaiano non si è trasferito sotto la Mole, dove avrebbe ritrovato mister Marco Giampaolo. Ramirez non è approdato a Torino per una questione prettamente di soldi, quelli relativi al suo ingaggio. Torino e Sampdoria, infatti, avevano già trovato un accordo per una cifra vicina ai 3 milioni. Ramirez e il suo entourage, secondo quanto raccolto da Toro News nella giornata di ieri, avrebbero chiesto inizialmente un quadriennale a 2.5 milioni di euro. Il Torino, però, offriva un triennale a cifre sensibilmente inferiori.

PRETESE RAMIREZ - Perché Ramirez non è sceso dalla sua ambiziosa pretesa? Semplice, il giocatore era forte del fatto che, avendo il contratto in scadenza, da febbraio 2021 potrà firmare a parametro zero con un altro club strappando un accordo oneroso. Dunque, non avendo visto sul tavolo granata un contratto quadriennale a 2.5 milioni di euro ha preferito declinare l'offerta. Secondo quanto appreso nelle ultime ore, il mancato trasferimento del sudamericano ha fatto letteralmente infuriare Ferrero che, ora con tutta probabilità, lo perderà a parametro zero il prossimo luglio.

RAGIONI TORINO - Torniamo, però, alle questioni di casa Torino. E poniamoci un'altra domanda. Perché il Torino non ha alzato il tiro e non ha accontentato Ramirez? La risposta al quesito l'ha data direttamente il direttore sportivo granata Davide Vagnati. "Ramirez era uno di quelli che abbiamo attenzionato, poi sono emerse condizioni che non erano fattibili. All’interno di un gruppo serve coerenza e omogeneità dal punto di vista dei contratti e penso che anche dal punto di vista del salario servano delle gerarchie perché se no poi si rovina il gruppo". Ramirez, perciò, era una prima scelta per il Torino e per Giampaolo, ma per non rompere gli equilibri interni Vagnati ha preferito non affondare il colpo. Decisione saggia? Solo il tempo ce lo dirà. Intanto, però, il Torino ha tracciato la sua linea e più chiaro di così il messaggio non poteva essere.