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Diceva bene Iago Falque venerdì scorso, nella conferenza di presentazione di Torino-Sampdoria: "Il futuro non si conosce, nè quello di Belotti nè quello di molti di noi". Perchè una bella fetta dell'attuale rosa del Torino è composta da giocatori che, a quattro giornate dalla fine del campionato, sono tra color che son sospesi (volendo scomodare Dante) e non hanno certezze sul futuro. Un po' perchè si sa, nel calciomercato le cose possono cambiare dal giorno alla notte; e un po' perchè, per svariate ragioni, Mihajlovic e la società devono ancora chiarirsi le idee su alcuni giocatori, per capire se possono rientrare nei piani futuri oppure no, e se sì in che modo.
Se per alcuni giocatori del Torino si può avere la ragionevole convinzione che vestiranno il granata anche la prossima stagione (da Ljajic a Iago Falque, passando per i vari Zappacosta, Rossettini, Moretti, Benassi e Barreca) e se per altri, all'opposto, le possibilità di rivederli sotto la Mole nella prossima stagione sono poche o nulle (i portieri Hart e Padelli, il difensore Ajeti, il centrocampista Gustafson), ci sono alcuni calciatori che devono ancora convincere il Torino di meritare una conferma. Lo ha ammesso anche Mihajlovic, in tempi recenti: "Alcuni giocatori mi hanno confermato che posso puntare su di loro, altri che non posso, su altri ancora aspetto conferme".
Se Belotti merita un capitolo a parte (il suo futuro è il nodo più grosso da sciogliere, ma non perchè il Torino abbia dubbi sulla sua conferma), sono altri i giocatori che devono sfruttare le ultime quattro partite per dare dei segnali importanti. Partendo dalla difesa, Carlao va rivisto ancora: con la Sampdoria buone giocate, ma anche qualche sbavatura, e Miha ha fatto capire di avere ancora bisogno di elementi per prendere una decisione. Castan è completamente sparito nel girone di ritorno: nessuna presenza dal 6 gennaio ad oggi, e sembra ben difficile che il Torino possa investire su di lui, per un motivo di garanzie dal punto di vista fisico. Stesso discorso si può fare per Obi, un altro che in due anni al Torino ha saltato più di 30 partite per problemi muscolari: a differenza di Castan, però, è un giocatore di proprietà. In difesa, anche Avelar deve dimostrare di essersi messo definitivamente alle spalle il calvario dei problemi al ginocchio. Si tratta di giocatori che dal punto di vista tecnico sono graditi, ma devono convivere o hanno convissuto con problematiche di tipo sanitario.
La conferma non è scontata per Daniele Baselli: il centrocampista, che ha vissuto una stagione di crescita e completamento, ha il contratto in scadenza nel 2019. Attualmente non ci sono novità nel senso del rinnovo e sono già alla finestra diversi club di Serie A. Capitolo attaccanti: Maxi Lopez vede il suo contratto scadere nel 2018 e la sua permanenza in granata è tutto fuorchè scontata, mentre per Iturbe bisognerà valutare se credere in un suo totale rilancio e, nel caso, sondare il gradimento della Roma sulla soluzione del rinnovo del prestito (appare difficile, infatti, che il Toro possa riscattare il giocatore, investendo circa 13 milioni per il cartellino). Tanti punti interrogativi da risolvere, dunque, in vista della prossima stagione: a stretto giro di posta, anche sulla base di quello che dirà il finale di stagione, si prenderanno delle decisioni.
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