Più passano i giorni e più si assottigliano le possibilità che Andrea Belotti firmi il rinnovo col Torino. Una verità piuttosto facile da intuire visto che il Gallo ha di fatto rifiutato, o perlomeno messo in stand-by, non una ma due offerte di prolungamento provenienti dal club di Urbano Cairo. Viene spontaneo dunque pensare che se fosse stato convinto al 100% di rimanere al Torino avrebbe già detto sì. Di certo il silenzio del giocatore non fa piacere ai tifosi, che avrebbero sperato in una maggiore chiarezza da parte sua, ma Belotti ha il diritto di decidere quello che ritiene più giusto mettendo davanti le sue priorità. Anche Davide Vagnati ai microfoni di Sky ha confermato, a modo suo, tutto questo. “Andrea sta valutando legittimamente altre cose – ha detto l’uomo mercato del Torino, che comunque non ha chiuso definitivamente la porta -. Comunque vada a finire questa storia, ha scritto pagine di storia importanti del Torino. Noi, ora, abbiamo la necessità di guardare avanti indipendentemente da quella che sarà la sua scelta”.
Una cappa di mistero avvolge il futuro del bomber bergamasco, che è sempre stato poco loquace e che inoltre è assistito da un consulente di fiducia riservato almeno quanto lui e non noto al grande pubblico. Oltre all’offerta del Torino, quali possibilità ci sono in ballo per Belotti? Al momento per il Gallo non c’è niente di definito e questa è l’unica certezza. Lo stesso giocatore ha smentito l’ipotesi Monza, e per ora non ci sono conferme concrete circa un interessamento della Fiorentina. Nelle scorse ore è stato ventilato un interesse del Monaco: vedremo se rimarrà tale o si svilupperà in qualcosa di concreto. Probabile che il giocatore abbia qualche richiesta dall’estero, ma stia aspettando che si apra uno spiraglio per una big italiana. Uno spiraglio che al momento ancora non c’è. Questo causa grande curiosità di capire cosa potrà decidere il 100 volte marcatore del Torino visto che il tempo davanti non è infinito; questa stagione inizierà pure in anticipo rispetto al solito vista la presenza del Mondiale in Qatar.
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