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Bianchi e Jonathas, ore decisive

E’ il giorno di Jonathas, ma anche di Bianchi. Perché se per definire le ultime operazioni in uscita, che al tirar delle somme potrebbero essere solo i prestiti di Lys Gomis (con conseguente ritorno...
Federico Danesi

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E’ il giorno di Jonathas, ma anche di Bianchi. Perché se per definire le ultime operazioni in uscita, che al tirar delle somme potrebbero essere solo i prestiti di Lys Gomis (con conseguente ritorno di Nando Coppola) e Diop, c’è tempo sino a giovedì sera, resta l’attacco il fronte caldo granata.

BIANCHI E’ FUORI? - Da una parte c’è lo stallo per il capitano, dall’altra quello per l’attaccante che formalmente è ancora del Pescara nonostante tutti lo vedano già a Torino. “Arriva al posto di Sansone” ha detto Petrachi e tecnicamente è così. Ma pesa di più quanto su di lui ancora una volta ha ribadito Urbano Cairo: è una questione di tetti, intesi come salariali, e il Toro ha avviato una politica che può sembrare pure antipatica o sparagnina, ma ha una sua logica. Bianchi a 30 anni si sente ancora di poter dare molto e questo molto lo vuole monetizzare, correttamente. Sta al suo datore di lavoro attuale, starà a quello futuro quantificare.

PALERMO ASPETTA - Ecco perché già oggi Cairo e l’altro Bianchi, Riccardo, potrebbero vedersi per definire linee e strategie una volta per tutte. Anche perché, come il Toro ci proverà sino all’ultimo per Almiron, almeno per strappare una promessa in vista di giugno, altrettanto farà Lo Monaco per il suo Palermo visto che l’arrivo di Sperduti (che è un’altra seconda punta) non risolve il problema dell’attaccante di peso. Difficile che Rolando parta entro giovedì, ma il mercato insegna che è sempre meglio andarci cauti.

CI PENSA MINO - E poi c’è Jonathas. Il problema in questo caso non è tanto con il Pescara che ha già liberato per sua competenza il giocatore, quanto avere a che fare con Mino Raiola. Uno che riesce a cavare sangue dalle rape e che quindi anche da questo affare vuole trarre il massimo profitto, più per sé che per il giocatore. Così si sta lavorando su ingaggio e soprattutto premi, ma anche sulla durata del rapporto. Ecco perché il brasiliano non è ancora a Torino anche se ha la valigia pronta. Arriverà per Sansone, certo. Ma arriva soprattutto per svecchiare la rosa, con buona pace dei moltissimi estimatori del capitano.Federico Danesi(foto M.Dreosti)

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