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Calciomercato, Avelar: “Non mollo tutto dal giorno alla notte, presto un incontro col Toro”

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Trattative / Sul giocatore c'è forte da giorni il Palmeiras: dal Brasile, il terzino spiega la situazione
Redazione Toro News

Rimane in bilico il futuro di Danilo Avelar, sospeso tra il ritorno nell'amato Brasile e la voglia di continuare a misurarsi in Europa. Il laterale ha partecipato alla trasmissione radiofonica Jovem Pan in patria, dove ha chiarito - in parte - ciò che è in ballo nel suo futuro, partendo dall'interesse del Plameiras: "La notizia dell'interesse del Palmeiras mi ha preso un po' di sorpresa. L'ho saputo dalla stampa, ma ne sono comunque contento. Molti tifosi del Palmeiras mi stanno mandando tanti messaggi dicendo che vorrebbero giocassi nella loro squadra".

Ma quanto è reale la pista che porta alla squadra brasiliana? "Sinceramente, non lo so. Io e il mio procuratore, Marcelo Robalinho, abbiamo concordato che io vengo avvisato delle trattative quando sono vicine alla conclusione. È meglio così, per non creare nessun tipo di aspettativa".

Certamente il ritorno il Brasile assume un certo fascino, anche se, afferma Avelar, "Dipende dal progetto e dalla situazione, non scarto l'idea a prescindere. Sono in Europa da 7 anni, non ho mai giocato un Brasileirão, una Copa Libertadores. Sarebbe interessante, ma non me la sento di mollare tutto dal giorno alla notte e di tornare in Brasile".

Il futuro, però, prenderà una piega decisiva già nei prossimi giorni: "Ho ancora due anni di contratto con il Torino, ma con il mio agente stiamo cercando soluzioni alternative. Ho chiesto 15 giorni di ferie per rilassarmi, e settimana prossima ci sarà il primo incontro con il Torino per decidere il da farsi. Voglio sapere che intenzioni il Torino ha con me".

Sul giocatore, naturalmente, pesa ancora l'incognita fisica, dovuta al lungo infortunio al ginocchio: "Sono stato a disposizione del mister per le ultime sei partite di campionato, ne ho giocate tre. Garantisco che non ho mai tirato indietro la gamba né ho avuto particolari precauzioni per il mio ginocchio. Ho sentito solo un po' di stanchezza, mi mancava il ritmo di gioco".

Infine, una visione dall'interno del mito del Grande Torino da parte di Avelar, un mito che in Sudamerica affascina sempre: "Su 10 parole che dicono i tifosi, 8 sono sul Grande Torino, su Superga. Sentono molto questa tragedia, sia perché era, in quegli anni, la squadra più forte del mondo, sia per l'idea di Superga che, come dire, protegge il mito del Grande Torino. Anche la Juventus è molto solidaria rispetto a questo tema. C'è un nuovo stadio, il Filadelfia, che è stato ristrutturato e che sarà il nostro nuovo centro sportivo. C'è stata l'inaugurazione il mese passato, la Primavera ci disputerà le partite casalinghe. Superga mi emoziona sempre: il 4 maggio tutta la squadra sale sulla collina, anzi, tutta la città sale a Superga. Tutti in silenzio, anche la squadra: suonano la tromba e poi il capitano della squadra legge i nomi dei caduti. Il Torino, dopo quell'incidente, non è mai stato lo stesso".

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