"È bene infine soffermarsi anche sulla candidatura legata ad Afriyie Acquah: anche per lui, come per Obi, il minutaggio è stato finora decisamente contenuto in virtù della preferenza di Mihajlovic nello schierare pedine più volte al macinare gioco che al contenimento, e dunque dotate di una maggiore tecnica di base. Cionondimeno il ghanese ha risposto presente ogni volta che è stato chiamato in causa, ed il suo apporto il termini di sostanza per la linea mediana e di recupero palla è stato sempre importante ed efficace; lo stesso tecnico ha più volte ribadito come Acquah rappresenti un centrocampista unico nelle sue caratteristiche a sua disposizione, diverso da tutti gli altri elementi presenti nella rosa granata. I due, inoltre, avevano già lavorato insieme alla Sampdoria e dunque il serbo già conosceva la mezzala e le sue qualità ed infatti quest'estate ha deciso di confermarlo anche all'ombra della Mole. Più difficile una sua partenza rispetto agli altri giocatori di cui si è parlato, ma una separazione non è da escludere a priori nel caso in cui il giocatore - che finora sembra aver accettato il ruolo di comprimario e la costante sfida settimanale per la maglia da titolare - insistesse per cambiare aria e trovare una maggiore continuità presso altri lidi.
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