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Una partenza in salita, molto faticosa. Fatta di errori ed incertezze. Poi il gol e il conseguente salvataggio miracoloso e provvidenziale nella propria area: Emanuele Giaccherini è tornato - per una notte - quel lavoratore infaticabile con licenza di 'offendere' che il calcio italiano aveva conosciuto diversi anni fa.
E questo non può che far piacere agli attori del calciomercato: il Toro da un lato in questo momento ha maggiori certezze riguardo l'affidabilità del giocatore, il Sunderland dall'altro cova la speranza di poter vedere scatenata un'asta per il cartellino del giocatore. Di mezzo il Bologna e la Fiorentina che hanno ancora in testa il giocatore, nonostante si stiano muovendo su altri fronti.
Più il tempo passa e più sarà complicato trovare l'incastro giusto, sebbene il giocatore abbia già fatto sapere tramite il suo agente di voler aspettare la fine dell'avventura ad Euro 2016 per comunicare la propria decisione definitiva. Quindi, non prima di mercoledì 22 giugno, data in cui l'Italia giocherà l'ultima partita del girone. E visti i presupposti, la scelta del giocatore potrebbe arrivare ancora più tardi.
La distanza è sempre la stessa: 4 milioni di euro. Con il Torino intento ad offrire tra i 2.5 e i tre milioni di euro e gli inglesi fermi sui 7, massimo 6.5 milioni. Non di meno per ora. La concorrenza non spaventa Cairo e Petrachi, perché la Fiorentina viaggia con un fianco scoperto - i riscatti di Zarate e quello di Tello e gli interessi verso Marko Rog e Nemanja Mihajlovic potrebbero portare via tempo prezioso ai Della Valle e a Corvino -, ma il tandem granata dovrà alzare a breve il pressing, onde evitare di perdere terreno.
Nel frattempo Emanuele Giaccherini si gode e trascina la Nazionale: nuove certezze per lui e anche per il Toro.
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