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gazzanet
"Se l'avvicinarsi delle festività natalizie prepara l'allontanarsi per qualche settimana il calcio giocato dalle prime pagine dei giornali sportivi, a fare capolino nell'interesse di media e tifosi è soprattutto il calciomercato, che avrà il suo fischio d'inizio soltanto a gennaio ma che già da questi giorni inizia a scaldare i motori, con le squadre che - da diversi mesi, ormai - hanno iniziato a guardarsi intorno per capire dove e in che modi agire al fine di migliorare la qualità della propria rosa, impresa sempre difficile nella finestra di riparazione.
"E come le altre è alla finestra anche il Toro, che studia, tra gli altri ruoli, anche il movimento a centrocampo, reparto nel quale Mihajlovic necessità di un sostituto di qualità alle spalle di Benassi e Baselli come mezzala, per affiancarsi a profili come Acquah e Obi che, seppur validi dal punto di vista fisico, non garantiscono lo stesso apporto in termini di qualità in caso di ingresso in campo. Si è scritto su queste colonne qualche giorno fa dell'interessamento granata per Castro, giocatore del Chievo (QUI i dettagli). La società veneta, però, punta alto nella valutazione dell'argentino, costringendo perciò Cairo e Petrachi a continuare a sondare altri percorsi.
"E uno di questi sembra portare al profilo di Alberto Grassi, talento cresciuto nel vivaio dell'Atalanta, squadra dove è ritornato in prestito dal Napoli: il giocatore però non sta trovando continuità nella sinora strepitosa stagione della Dea, e così la partenza non è un miraggio, considerando il fatto che anche l'agente del giocatore (QUI le dichiarazioni complete) ha confermato che il tecnico centrocampista è apprezzato - niente di più - dai granata, che studiano il da farsi. Dalle parti di via dell'Arcivescovado, infatti, non c'è l'intenzione di crescere un giovane altrui, dato che i granata sembrano decisi ad intraprendere un modello di crescita che passa dalla costruzione di una rosa di proprietà, senza prestiti - ove possibile. Grassi, però, piace, il nodo sta nelle modalità con cui si dovrà lavorare con i partenopei, negli ultimi tempi protagonisti di incontri-scontri in sede di mercato.
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