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gazzanet
"La stagione del Torino sta volgendo lentamente al termine, con un alone di delusione vista la mancata qualificazione all'Europa League che è un fallimento per l'ultimo biennio, cominciato proprio con quell'obiettivo. In questa stagione c'è stato un cambio in panchina, via Mihajlovic, dentro Mazzarri: questo punto è fondamentale, in particolare riflettendo sulla campagna acquisti che la società granata sarà chiamata ad effettuare, seguendo i dettami del tecnico toscano, con l'obiettivo di costruire una squadra davvero in grado di conquistarsi una dimensione europea. È corretto pensare fin da queste settimane alla strategia da attuare sul mercato, in modo tale da comporre una squadra sulla quale possa lavorare il nuovo tecnico e che possa - di conseguenza - essere competitiva sin dalla prima giornata per qualificarsi in Europa. Di certo ci sarà bisogno di interventi importanti. Una delle domande centrali da porsi è: sarà necessaria una rivoluzione, o basta qualche puntello nella rosa, purchè elevi davvero il livello della squadra?
"Se si dovesse puntare sullo stravolgere la rosa attuale, che ha innegabilmente deluso, molti giocatori dovrebbero cercare un'altra squadra in cui giocare: non sarà compiere delle cessioni senza andare incontro a perdite, al termine di un campionato in cui i giocatori che si sono valorizzati non sono tanti. Al contrario, in questa situazione, i profili scelti da Mazzarri diventerebbero una grande priorità per Cairo e Petrachi, e si andrebbe incontro ad una serie di investimenti non indifferenti. Per fare un esempio, con Sinisa Mihajlovic si è assistito a due campagne acquisti estive in cui - specialmente la prima, quella del 2016 - molto si è cambiato, per assecondare le richieste del tecnico serbo. Invece, scegliere la strada di mantenere l'ossatura attuale sarebbe più immediato: la squadra attuale del Torino dispone di molti giocatori dal pedigree non disprezzabile e mantenere l'intelaiatura di questa squadra permetterebbe a Mazzarri di non dover ricominciare da capo. Seguendo questo percorso, però, non sarebbero concessi errori: i puntelli dovrebbero essere di qualità vera, per non ritrovarsi la prossima stagione a dover vivere un'altra annata anonima.
"Probabilmente una via di mezzo è la soluzione che si attuerà: il Torino ha bisogno di tre-quattro titolari. Andando a specificare, in ogni reparto servirebbe quantomeno un innesto: il Toro necessita di giocatori di spessore, che permettano di fare quel salto di qualità definitivo. In difesa, sulle fasce, a centrocampo. Ma non solo. Anche per la panchina saranno importanti le mosse della società: è necessario selezionare giocatori di qualità che permettano a Walter Mazzarri di avere anche qualche ricambio valido, sia per eventuali turnover, sia per infortuni o squalifiche. Dal 3 luglio si potrà cominciare a depositare i contratti dei giocatori: due mesi esatti di tempo per riuscire a comporre una strategia vincente, che renda questo Torino competitivo e pericoloso, in ogni partita.
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