"Unica macchia della sua carriera il processo e la condanna a 6 mesi di qualifica da parte della giustizia sportiva per una presunta combine ai tempi dell'Avellino. È il 26 maggio 2016 quando il DDA di Napoli inserisce Izzo tra gli indagati con l’accusa di “partecipazione esterna in associazione mafiosa". Il classe 1992 viene accusato di aver fatto da “tramite” per la combine di Modena-Avellino (1-0) del 17 marzo 2014 e di Avellino-Reggina (3-0) del 25 maggio 2014. La prima sentenza della giustizia sportiva arriva il 12 aprile 2017: 18 mesi di squalifica (poi ridotta a 6) e 50.000 euro di ammenda per non aver denunciato la combine. Il 7 settembre del 2017 però Izzo può finalmente tornare in campo: le accuse contro di lui cadono e la squalifica viene annullata. Tutto risolto? Non esattamente. Il 12 marzo successivo Izzo viene rinviato a giudizio nel processo penale scaturito dalle “confessioni” di Accurso, col giocatore che però sceglie il rito ordinario, continuando a proclamarsi innocente.
gazzanet