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"Sono soprattutto le dichiarazioni di Pallotta e Fassone a tenere banco su tutti i media italiani: in un'intervista rilasciata negli Stati Uniti a Sirius XM, il presidente della Roma ha esternato tutti i propri dubbi in merito alla politica del Milan, che ha giù investito capitali importanti, a suo dire, senza reali coperture finanziarie, utilizzando il prestito del fondo Elliott e senza fare i conti con i costi dei salari dei giocatori che sono destinati a crescere sino a prosciugare i ricavi, rischiando di vanificare i guadagni derivanti da un'eventuale qualificazione in Champions League.
"La risposta del club rossonero non si è fatta attendere, attraverso le parole dell'amministratore delegato Fassone, che ha smentito i principali punti dell'accusa di Pallotta: "Qualsiasi acquisizione di un club si basa sulla leva finanziaria, il nostro debito è assai inferiore alla Roma. Terremo il monte ingaggi sotto il 60% dei ricavi, stiamo mettendo in atto una politica di patrimonializzazione del club". Pallotta ha ribattuto tramite agenzia stampa, abbassando i toni: "Chiedo scusa al Milan se ho avuto informazioni sbagliate".
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