La cessione di Gleison Bremer è sicuramente uno dei temi più importanti dell'estate granata: il Torino cerca una plusvalenza multimilionaria che potrebbe sistemare i conti e agevolare molte trattative in entrata. Arrivati a fine giugno, esiste una trattativa con l'Inter e diversi altri interessamenti di club italiani ed esteri (vedi Tottenham e Chelsea) ma la situazione sembra lungi dall'essere definita. Due sono gli aspetti da tenere in considerazione circa la cessione del brasiliano, da più parti descritto come promesso sposo dell'Inter, a maggior ragione se si definirà il passaggio di Milan Skriniar al Psg. La prima considerazione riguarda la cifra della vendita. Il Torino ha il sacrosanto obiettivo di ottenere una cifra il più possibile a quei 50 milioni di euro che il presidente Urbano Cairo e il direttore sportivo Davide Vagnati avrebbero fissato. La seconda considerazione però riguardare le tempistiche da adottare e in questo caso emerge chiaramente il fatto che l'esigenza di fare cassa può risultare in contrasto con le esigenze tecniche di mister Juric.
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Calciomercato, quanto può tirare la corda il Torino per Bremer? I pro e i contro
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Queste ultime sembrano suggerire che la cosa migliore sarebbe quella di definire la trattativa in tempi veloci. E' evidente che la squadra necessita di molti innesti, a partire dalla difesa per trovare un sostituto valido del verdeoro. Sembra dunque chiaro che la cessione di Bremer può dare il "la" a un effetto domino che accelererebbe la costruzione della squadra di Juric. E poi la seconda variabile relativa alle tempistiche riguarda motivi di opportunità. Il brasiliano infatti non si è mai nascosto: ha ringraziato tutto il mondo granata e vuole accasarsi altrove per alzare l'asticella disputando la Champions League. Far partire per la preparazione estiva un sicuro partente della sessione di calciomercato, tra l'altro non un partente qualsiasi ma la colonna difensiva dell'ultimo campionato, non appare la scelta più vantaggiosa. Dunque, è giusto tirare la corda per monetizzare quanto più possibile ma con un occhio sempre al calendario perché inizia a incombere e le scadenze sono tante, così come i giocatori da inserire in rosa.
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