Calciomercato, Sirigu sul mercato: il Toro pensa a Mirante e Montipò

Tra le questioni di mercato che il Toro ha fretta di risolvere c’è soprattutto quella legata al portiere. Una situazione che i granata vorrebbero chiarire definitivamente entro il ritiro di luglio, per permettere ad Ivan Juric di lavorare con quello che sarà il suo estremo difensore titolare. Il primo e importante nodo da sciogliere è legato a Salvatore Sirigu, ormai sul mercato. Il trentanove granata, attualmente impegnato con la Nazionale agli Europei, ha ancora un anno di contratto e dovrà trovare una sistemazione adeguata. Senza una sua cessione sarebbe infatti difficile per il Toro andare ad acquistare un altro portiere.

LE CANDIDATURE - Per quanto riguarda il possibile sostituto di Sirigu, i due nomi attualmente più caldi sono quelli di Antonio Mirante e Lorenzo Montipò. Sul primo, che salvo sorprese si svincolerà dalla Roma il 30 giugno, c’è anche il Napoli. Ma è proprio attorno all'estremo difensore scuola Juve che negli ultimi giorni si sono registrati maggiori movimenti da parte dei granata. Resta comunque in piedi anche la pista che porta a Lorenzo Montipò. Il portiere del Benevento è decisamente più giovane (classe 1996) ed andrà in scadenza nel 2022, ma c'è comunque da considerare il costo del cartellino: la richiesta dei sanniti si aggira sui 4 milioni, a fronte della possibilità di tesserare Mirante a parametro zero.

LA PROMOZIONE INTERNA - Sempre nell'ottica di un risparmio economico sui portieri, non va esclusa neppure la promozione di Vanja Milinkovic-Savic a primo portiere. Il serbo era in scadenza ed ha firmato un triennale ad inizio settimana, ricevendo da parte del club quella che potrebbe anche sembrare un'investitura per il futuro. Ma allo stesso tempo va tenuta in considerazione anche la possibilità che nelle prossime settimane emergano nuove candidature per la porta granata. Quel che è certo è che il Toro vorrebbe definire al più presto la situazione e consegnare a Juric il suo titolare, ma trovare i giusti incastri non si preannuncia una cosa delle più facili e una soluzione non appare imminente.