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calcio mercato
Vendere prima e comprare poi. E' la chiara strategia del Torino in questa fase del mercato, soprattutto a centrocampo, dove sono da chiarire le posizioni di alcuni giocatori (Acquah, vicino all'Empoli, Obi e Valdifiori) prima di procedere con l'innesto nel ruolo di mezzala che Mazzarri richiede (Pereyra, Krunic, Grassi tra i nomi seguiti). Ma perchè non agire nel senso inverso, prima completando la rosa mettendo il tecnico nelle condizioni ideali per lavorare e poi cedendo gli esuberi?
http://www.toronews.net/calcio-mercato/calciomercato-acquah-verso-empoli-si-discute-la-formula-e-su-krunic/
DINAMICHE DI MERCATO - Se il Torino comprasse un centrocampista in più senza prima alleggerire il reparto, sarebbe chiaro ed evidente che ci sarebbero dei giocatori totalmente in esubero. Gli eventuali acquirenti sarebbero quindi indotti a temporeggiare per fare abbassare il prezzo, ben sapendo che il club granata farebbe di tutto per completare quelle operazioni in uscita. E quindi, oltre ad essere costretto a "regalare" giocatori, il Torino rischierebbe anche di doverseli alla fine tenere in casa.
DINAMICHE DI SPOGLIATOIO - Avere tanti giocatori in rosa vuol dire essere costretto a tenerne diversi in panchina, più di qualche volta. Il giocatore che resta in panchina spesso si rilassa oppure si demotiva e il malumore all'interno di uno spogliatoio rischia sempre di propagarsi. E' quanto è successo in qualche occasione la scorsa stagione, e quello che Mazzarri vorrebbe evitare con cura. Proprio il tecnico granata ha spesso insistito per poter avere a fine mercato una rosa fatta da 20-22 giocatori, non di più.
DINAMICHE ECONOMICHE - Un giocatore che rimane in panchina, ovviamente, si svaluta, ma soprattutto accresce inutilmente il monte ingaggi, una delle voci più importanti all'interno del calderone delle "spese" di un club. Per un club come il Torino, destinare risorse al monte ingaggi vuole dire avere meno possibilità di investirle sul mercato per l'acquisto di nuovi cartellini. Dunque, ecco alcuni validi motivi perchè al Torino convenga prima vendere e poi comprare.
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