Il mondo del calcio giovanile è ricco di storie di “scippi”, di talenti strappati alle proprie scuole calcio di origine, e di ragazzi giovanissimi che si trovano a cercare di rincorrere il proprio sogno in club prestigiosi, nella stragrande maggioranza dei casi in Premier League o nell'Eredivisie olandese, dove le regolamentazioni sportive consentono l'ingaggio dall'estero di calciatori appena quattordicenni, contrariamente a quanto accade in campionati come il nostro.
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Calciomercato Torino: il Chelsea insidia il baby-gioiello Stojkovic
Ne sa qualcosa, ad esempio, la Roma, che si è vista “soffiare” dal PSV Eindhoven il gioiellino Gianluca Scamacca, attaccante classe '99 allenato nella propria avventura giallorossa propria da Federico Coppitelli, oggi tecnico della Primavera del Torino, uno dei casi più recenti, dopo quanto accaduto ai vari Gollini, Trotta, Borini, Macheda, Lupoli e numerosi altri.
Del resto, il meccanismo di passaggio dalla scuola calcio al settore giovanile vero e proprio, con la firma del vincolo da giovane di serie, non è esente da storture anche a livello di mercato interno: non esiste, infatti, alcun obbligo per il giovane calciatore di firmare, nel compimento del quattordicesimo anno di età, per la squadra nella quale si è cresciuti, così come non è contemplata la possibilità di firmare un contratto da professionista prima dei 16 anni. Insomma, un'annosa questione, mai risolta dalla FIFA, che produce situazioni poco piacevoli anche a livello nazionale (basti pensare ai numerosi “scippi” subiti dal Torino, su tutti quello di Moise Kean, attaccante classe 2000 ormai parte integrante della Primavera della Juventus, uno dei più luminosi talenti italiani attualmente in circolazione).
Ebbene, a questa lunga lista di giovani talenti “scippati” ora rischia di aggiungersi Dennis Stojkovic, fantasista italo-serbo classe 2002, che ha iniziato la propria “carriera” nella scuola calcio della Juventus, prima che la famiglia scegliesse, tre stagioni fa, di passare al Torino. Un talento luminoso, nella Nazionale serba Under 14, sul quale hanno messo gli occhi top club europei (Chelsea su tutti, ma anche l'Ajax) ed italiani (Inter e la stessa Juventus, che ne gradirebbe un ritorno).
E' proprio il club di patron Abramovich quello che si è mosso con maggiore decisione sul ragazzo, tanto da averlo già avuto in prova nei mesi scorsi (provino molto positivo, con ottime prestazioni da parte del ragazzo), e da aver scelto di confermarlo nella propria formazione Under 15: una situazione nei confronti della quale il Torino non avrebbe alcun mezzo per opporsi, considerato – oltre all'enorme strapotere economico del club inglese – anche l'assoluta mancanza di possibilità giuridiche a disposizione. Come tutti i giovani calciatori, infatti, il talentino granata classe 2002 avrebbe la piena possibilità di trasferirsi all'estero da svincolato (dopo il compimenti dei 14 anni di età, il prossimo 4 agosto), così come quella di firmare – quest'estate - per qualsiasi club italiano a propria discrezione.
Il Torino, consapevole del valore del ragazzo, è vigile sulla situazione, e sta lavorando per mettere la famiglia del giocatore nella miglior condizione possibile per scegliere di restare: giuridicamente, non è possibile vincolarlo con un contratto da professionista, ma le possibilità di trattenerlo ci sono, e il club granata ci lavorerà. Un talento importante, quello di Dennis, che non è passato inosservato... E che sarebbe decisamente interessante vedere all'opera con la maglia del Torino, in vista della prossima stagione tra gli Under 15, affidato a un “Maestro” della categoria come Andrea Menghini. Riuscirà il club di Via Arcivescovado a trattenere sotto la Mole uno dei propri prospetti migliori? Presto lo scopriremo, con la stagione 2016/2017 sempre più vicina.
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