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gazzanet
Il calciomercato non dorme mai e l'opaca prestazione di ieri a Reggio Emilia ha riaperto vecchie ferite che solo il mercato sembra poter curare... Una prestazione buona a metà, con un primo tempo fatto di bel gioco, diverse occasioni ma zero reti, e un secondo tempo che ha cristallizzato un pareggio che al Toro serve a poco in ottica Europa League, visto il ritmo che tengono là davanti.
I NOMI - Il reparto maggiormente in affanno è parso il centrocampo: buona qualità ma poca cattiveria e concretezza per Benassi & co. A fine partita il presidente del Torino, Urbano Cairo, non si è certo lanciato in proclami:“Per quanto riguarda il centrocampo, abbiamo già tanti giocatori di qualità su cui abbiamo investito: sono giovani e bravi, puntiamo su di loro. Se interverremo sul mercato, sarà per un giocatore che siamo sicuri migliori il reparto". Nonostante ciò è evidente che il Toro stia lavorando sottotraccia per alcuni profili che abbiano già accumulato esperienza nel nostro calcio. I nomi principali sono ad oggi quelli di Hiljemark e Castro - per cui però il Chievo ha sparato alto e difficilmente abbasserà le sue pretese. Il valore dello svedese del Palermo, invece, si aggira attorno ai 3 milioni di euro e il club siciliano potrebbe anche pensare di cederlo per fare cassa - vista la difficile situazione di classifica dei rosanero - ma occhio alla concorrenza dei russi dello Spartak Mosca che hanno già sondato il giocatore.
DIFESA - "Difesa? Abbiamo preso Carlao, giocatore di esperienza, era quello che ci serviva. Credo che potremmo anche essere a posto così". In questo modo si è espresso il patron granata a fine partita riguardo a nuovi possibili innesti nel reparto difensivo. Se si tratti di pretattica o meno lo diranno i prossimi giorni, la sensazione è però che il Toro resti alla finestra eccome, in Italia e all'estero, e possa piazzare un colpo a sorpresa. Per acquistare qualcuno però - come accaduto per Bovo- bisogna prima cedere e, con Ajeti che per ora è più incline a rimanere che a partire, non sembra così facile e scontato trovare un profilo adatto. Numericamente, infatti, il Toro è a posto: per ognuno dei quattro tasselli, Mihajlovic ha infatti due se non tre alternative.
Il calciomercato entra nel vivo: sembra iniziato da molto tempo, ma ci sono ancora tre quarti di sessione davanti... E il Toro, nonostante i due acquisti-lampo, prende atto della grande concorrenza di questa stagione per un piazzamento europeo e rimane vigile in attesa di sferrare quei colpi decisivi che potrebbero dare una sterzata alla stagione.
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