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Se da una lato è vero che presto Sinisa Mihajlovic metterà la sua firma sul contratto e inizierà la sua nuova avventura alla guida del Torino, dall'altro è altrettanto vero che lo stesso allenatore qualche chiacchierata preliminare con il direttore sportivo Petrachi l'ha già fatta. Tante idee, qualche nome, un solo obiettivo: cancellare il ricordo di quella che anche per ammissione dello stesso Giampiero Ventura è stata la peggior stagione degli ultimi 5 anni.
E così, oltre a Maksimovic, ecco che spunta fuori un altro vecchio pupillo dell'ex Milan e Sampdoria: Darko Lazovic, esterno d'attacco del Genoa capace di riadattarsi con facilità sulla trequarti, con il fine di imbeccare le punte. Un giocatore perfetto per il 4-3-3 ma anche per quella che ad oggi potrebbe diventare la variabile a gara (o stagione) in corso con Mihajlovic, ossia il 4-3-1-2.
Un po' come Maksimovic, anche Lazovic deve tanto a colui che presto sarà il nuovo tecnico granata che ai tempi della nazionale lo mise al centro del progetto, nonostante la giovane età. Dopo gli esordi con il Ct Antic a soli 18 anni, l'attuale ala del Genoa era tornato nel giro dell'Under 21, per poi consacrasi con lo "Zio Miha" il quale lo gettò nella mischia contro la Francia, per poi schierarlo titolare contro Scozia e Svezia. Quindi il bruttissimo infortunio che lo aveva risucchiato in un vortice negativo.
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