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Dopo un inizio di stagione difficile per via di un problema muscolare che si è rivelato più fastidioso del previsto, Arlind Ajeti è tornato pienamente a disposizione di Mihajlovic e ha rotto il ghiaccio in Coppa Italia contro il Pisa, lo scorso 30 novembre, con una prestazione positiva in cui è andato anche vicino alla rete. Quella è però rimasta l'unica presenza sin qui in granata per il nazionale albanese classe 1993, che inizierà il 2017 con tanta voglia di scalare le gerarchie.
Conoscendo la sua situazione, sono diverse le squadre che hanno bussato alla porta del giocatore, prospettandogli un prestito di sei mesi con maggiore continuità di impiego. Dalla massima serie, le squadre più in difficoltà e in cerca di innesti nel reparto arretrato si sono fatte avanti: parliamo soprattutto di Pescara, Empoli e Crotone, che garantirebbero ad Ajeti un posto da titolare o quasi. Ad oggi, però, l'intenzione del giocatore è quella di rimanere a Torino per giocarsi tutte le proprie carte e provare a scalare le gerarchie. Quella in granata è un'occasione troppo grande, la considerazione di Mihajlovic c'è nonostante l'impiego quasi nullo, il DS Petrachi apprezza il giocatore non poco. Tra lui e Bovo, attualmente è il centrale romano colui che è maggiormente in predicato di lasciare il Torino a gennaio.
Certo, le cose nelle prossime settimane potrebbero cambiare: non è escluso che il Torino, nel caso di uno o più innesti in difesa, consigli al giovane albanese di spostarsi in prestito per accumulare maggior minutaggio. Ma ad oggi, l'ipotesi permanenza è quella più probabile: Ajeti vuol giocarsi ancora le proprie chances in maglia granata.
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