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"El Kaddouri e Maksimovic: un tempo compagni di spogliatoio, oggi di mercato. Un esempio un po' forzato - forse -, ma che certamente chiarisce la situazione. Il belga-marocchino piace al Toro, ma ad oggi non rappresenta una priorità. Stesso discorso per il serbo che probabilmente piace più a De Laurentiis che a Sarri e che il Napoli vorrebbe provare a bloccare, onde evitare di scontrarsi in futuro con possibili ed eventuali concorrenti.
"Pausa di riflessione per ora, il mercato in entrata e in uscita difficilmente subirà forti scossoni da qui a sabato, quando la squadra scenderà in campo contro il Frosinone. Il Torino però non smette di osservare gli incastri altrui, consapevole di poter e saper sfruttare a dovere il gioco ad incastri, l'effetto domino, che ne deriverebbe.
"E qui si apre un piccolo retroscena: il patron dei partenopei ha bocciato ad occhi chiusi la proposta del Torino, la quale prevedeva un prestito con opzione di riscatto fissata a 4 milioni. Un 'no' secco, senza alcuna apparente possibilità di replica. E il motivo di tanto astio, di tanta durezza, va chiaramente ricercato nella diatriba per Maksimovic. Il patron granata non ha alcuna intenzione rivedere verso il basso le proprie pretese in questo mercato di gennaio (per giugno si vedrà e la volontà del giocatore avrà il suo peso) e ancor meno è intenzionato a legare le due trattative.
"Muro contro muro, ecco la situazione attuale. Il Torino si mostra risoluto, il Napoli fa l'offeso. E nel frattempo il direttore sportivo Petrachi riflette e osserva, consapevole di poter tranquillamente attendere il momento giusto per agire. E tra i vari profili osservati in questi mesi, c'è sempre Panagiotis Kone il quale a questo punto - con la permanenza in granata di Gazzie il conseguente dietrofront per Tachtsidis e Marquinho - potrebbe davvero diventare un obiettivo sensibile. El Kaddouri permettendo, per il quale ad oggi è muro contro muro.
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