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Il Torino vuole rifarsi i muscoli. Dopo un'annata caratterizzata da un'eccessiva fragilità a centrocampo, i granata provano a fortificare una mediana povera di fisicità riprovandoci per l'obbiettivo sfumato in extremis nello scorso mercato invernale. Stiamo parlando di Giannelli Imbula, colosso belga naturalizzato francese classe '92 che il Toro pensava di avere in pugno prima del dietrofront dello Stoke City. Adesso il ds Petrachi è tornato alla carica: sul piatto ci sarebbe anche la volontà del calciatore di cambiare aria e provare a rilanciarsi dopo un'avventura deludente.
Dopo essere esploso tre anni fa nell’Olympique Marsiglia, il ragazzo aveva attirato su di sè gli occhi di molte big europee con il Porto in primis che lo strappò alla folta concorrenza per una cifra vicina ai 23 milioni di euro. Appena un anno più tardi l'arrivo in Premier League: i "Potters" dello Stoke City investono per lui 25 milioni, con la certezza di avere tra le mani il centrocampista del futuro. Imbula però non riesce mai realmente ad affermarsi oltremanica a causa dei ritmi troppo frenetici del calcio inglese e di una stazza piuttosto "ingombrante". Nonostante le prestanti doti fisiche infatti, il ragazzo non entra nel cuore del tecnico dello Stoke che in un anno gli concede appena 12 presenze in campionato, per un totale di 796 minuti. Briciole. Insomma, un vero e proprio buco nell’acqua: già a gennaio, quando il Torino aveva tentato l’affondo, la situazione del belga, era piuttosto delicata. Di lì in avanti però, la situazione sportiva del ragazzo è addirittura peggiorata: soli 7′ giocati nel 2017 in occasione di un match contro il Manchester City disputato a marzo, poi solo tanta panchina.
Nonostante doti tecniche e fisiche fuori dal comune, il ragazzo non è dunque riuscito ad affermarsi nel campionato inglese, ma il Torino sembrerebbe disposto a concedergli una seconda opportunità. Petrachi infatti, si starebbe muovendo in prima persona per tentare di sbloccare una trattativa piuttosto complessa e regalare il colosso belga a Mihajlvic. Lo Stoke City - forte anche della presunta recente offerta del Galatasaray- continua a sparare alto: 15 milioni di euro per il cartellino. Se da un lato, i turchi avrebbero messo sul piatto la proposta di un prestito con diritto di riscatto fissato ad una cifra vicina a quella richiesta, dall'altro c'è il Torino; fortemente interessato al giocatore ma che, d'altro canto, non vorrebbe spendere tanto. La strategia della dirigenza granata potrebbe allora essere quelle di provare a ottenere il benestare da parte di Imbula in persona, per andare poi a trattare al tavolo dei Potters con una freccia in più al proprio arco.
L'ipotesi più plausibile vedrebbe il Torino pensare eventualmente a un prestito oneroso con diritto di riscatto non superiore ai 10 milioni, per evitare eccessivi rischi per un giocatore che va rigenerato mentalmente ancor prima che fisicamente. Sullo sfondo intanto rimangono le alternative: i nomi sono quelli di Donsah e Chalobah, giocatori che rispecchiano ottimamente quelle qualità che tanto servono ai granata.
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