Adem Ljajic e il suo entourage hanno finito per esasperare il Torino: il club granata ha fatto grandi passi verso il giocatore, presentando un'offerta assolutamente competitiva e cercando di farlo sentire voluto e desiderato, ma ora tocca a lui decidere la sua prossima meta una volta per tutte. Da parte del club di via Arcivescovado non saranno fatti altri passi in avanti: l'offerta è chiara, prendere o lasciare, con la richiesta cortese di far sapere al più presto.
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Calciomercato Torino, stop alle trattative per Ljajic
Il DS granata Petrachi e i suoi collaboratori, come confermato da voci di corridoio da via Arcivescovado, hanno fatto di tutto per limare le distanze col giocatore, sforando qualsiasi limite precedente sul tetto ingaggi e formulando un offerta per il cartellino del giocatore (ancora di proprietà della Roma) che avrebbe fatto di lui uno dei giocatori più pagati dell'era Cairo. 7,5 milioni circa al club capitolino, 1,5 all'anno al giocatore per quattro anni. Un'offerta di tutto rispetto, che non ha ricevuto però - almeno sin qui - i risultati sperati, anzi: l'entourage del giocatore, capitanato dal noto procuratore Fali Ramadani, non hanno mai smesso di formulare richieste.
Insomma, il Torino dice: caro Adem Ljajic, questa è l'offerta, ora dicci cosa vuoi fare. In caso di rifiuto, le indicazioni parlano di Iago Falque vicino a vestire la maglia granata, a prescindere dalla conclusione dell'affare riguardante il serbo, e di una repentina virata su Emanuele Giaccherini.
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