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Il Torino saluta Warming. Scommessa non vinta ma dai costi limitati

Le cifre dell'operazione con la squadra norvegese: cessione a 700mila euro dopo l'acquisto a circa 940mila

E' finita l'avventura al Torino di Magnus Warming. L'attaccante esterno danese classe 2000 si trasferisce in Norvegia, al Brann, squadra che ha terminato al terzo posto l'ultimo campionato. Prima di passare ai saluti finali, l'attaccante danese spende i suoi ultimi minuti a Pinzolo parlando con Demba Seck fuori dall'Olympic Palace, hotel che ospita la rosa granata presente in ritiro. Un addio senza rimpianti per entrambe le parti. I fatti hanno registrato che Warming non sia pronto per giocare a questi livelli. Per questa ragione il Torino si è mobilitato fin da subito per trovare una nuova destinazione per il ragazzo, che aveva con i granata un contratto fino al 2024 con opzione.

L'esperienza di Warming al Torino, solo 83 minuti in granata

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Arrivato nella sessione estiva di calciomercato di due anni fa dai danesi del Lyngby, Warming nella stagione 2021/2022 ha messo insieme solo 4 presenze in Serie A e una in Coppa Italia con il Torino: 54 i minuti totali registrati in campionato, mentre solo 29 quelli in Coppa Italia. Poco minutaggio e poche occasioni in cui il giovane giocatore di nazionalità danese è riuscito a mettersi in mostra e a convincere Ivan Juric. Girato poi in prestito con diritto di riscatto e controriscatto al Darmstadt, società tedesca che militava nella seconda divisione prima di raggiungere la promozione in Bundesliga, anche qui l'attaccante è riuscito a collezionare solo pochi minuti, mettendo raramente piede sul terreno da gioco: 18 presenze, 311 minuti in campo e anche un infortunio non banale ai legamenti della caviglia. Una volta terminato il prestito, Warming è rientrato al Torino ed è stato convocato per il ritiro ma non c'è mai stata la sensazione che potesse rientrare nei piani del club.

Torino-Warming-Brann, le cifre

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Warming si trasferisce al Brann per circa 700mila euro, mentre era stato acquistato a circa 940mila euro dal club granata. Si è trattato di una scommessa effettuata dal dt Vagnati e dal suo staff che evidentemente non ha pagato ma che quantomeno non lascia grosse tracce di sé nei bilanci del club.